Boeing, contratto da 2,9 miliardi per i tanker dell’Aeronautica americana

Di Redazione Airpress

Vale 2,9 miliardi di dollari il contratto che l’Aeronautica degli Stati Uniti ha assegnato a Boeing per 18 aerei KC-46A tanker. Si tratta del quarto lotto di produzione, comprensivo di pezzi di ricambio, equipaggiamento di supporto e wing air refueling pod kits (i kit alari per il rifornimento in volo). L’intesa, porta il colosso americano ad essere sotto contratto per 52 esemplari dell’aerocisterna derivante dall’aereo commerciale 767.

LE PAROLE DI GIBBONS

“Siamo emozionati di collaborare con l’Aeronautica su un aereo che garantirà alla sua flotta capacità e versatilità senza pari”, ha commentato Mike Gibbonsvice president e program manager del KC-46A tanker. “Questo – ha aggiunto il manager – è un altro grande traguardo per il team e non vediamo l’ora di consegnare questo tanker multi-ruolo di prossima generazione negli anni a venire”.

LA STORIA DEL PROGRAMMA

La società americana si è aggiudicata la vittoria nella gara per il programma KC-X dell’US Air Force nel 2011, destinata a progettare e sviluppare il nuovo aereo tanker degli Stati Uniti. Gli accordi sui primi due lotti di produzione (rispettivamente per 7 e 12 aerei) sono arrivati ad agosto del 2016, seguiti, nel gennaio dello scorso anno, dal terzo lotto per altri 15 velivoli. ha ricevuto i suoi primi due lotti di produzione, per 7 e 12 aerei, ad agosto 2016. Il terzo lotto, per 15 aerei, è stato assegnato a gennaio 2017. Ora, il contratto per il quarto lotto, che vedrà anch’esso l’assemblamento dei velivoli negli stabilimenti di Everett, Washington. Il programma, nel suo complesso, prevede 179 aerei con compiti di rifornimento e trasporto, con le prime consegne previste entro la fine dell’anno.

L’INVESTIMENTO IN BRIDGESET

Ma le attività di Boeing sono molteplici e riguardano anche lo spazio extra-atmosferico. Pochi giorni fa, il colosso  ha annunciato il suo investimento in BridgeSat, azienda basata a Denver specializzata in soluzioni di comunicazione ottica, tecnologia che renderà possibile il futuro della connettività nello spazio attraverso un network di stazioni a terra e di terminal spaziali privati. Difatti, BridgeSat sta sviluppando un network globale di stazioni terrestri ottiche (OGS) per trasmettere una grande quantità di dati nello spazio velocemente e in modo affidabile. Le sue stazioni supportano l’orbita terrestre bassa (Leo) e le comunicazioni satellitari geostazionarie ottiche (Geo), consentendo trasmissioni sicure tra i satelliti, altri veicoli spaziali, veicoli aerei senza pilota e aerei high-altitude. “Questa partnership ci aiuterà a guidare la transizione digitale nel campo dei satelliti con una tecnologia che fornisce le capacità di prossima generazione ai nostri clienti”, ha commentato Brian Schettlermanaging director di Boeing HorizonX Ventures. “Consentire a BridgeSat – ha aggiunto – di ridimensionare le sue operazioni accelera le comunicazioni satellitari sicure e affidabili intorno al mondo”.

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