Boeing Defence, Space & Security a Farnborough con MSA

Di Michela Della Maggesa

Seattle – Farà il suo debutto internazionale all’Airshow di Farnborough – in programma dal 14 al 20 luglio prossimi – equipaggiato dei suoi sistemi di missione, il Maritime Surveillance Aircraft (MSA), il nuovo velivolo “low cost” per la sorveglianza marittima di Boeing Defence, Space & Security, che sarà basato – una volta pienamente sviluppato – sull’aereo commerciale Challenger 605, prodotto dal costruttore canadese Bombardier. La divisione di The Boeing Company ha infatti annunciato di aver completato l’installazione sul dimostratore tecnologico dell’aereo, un Challenger 604, dei sistemi di missione e dei sensori. “Su questa piattaforma il DoD ha investito molto”. Ha dichiarato Bob Schoeffling, senior manager business development del programma MSA. “L’integrazione dei sistemi è andata molto bene e, prima e dopo l’Airshow, ci saranno ulteriori test, sia a terra che in volo, in collaborazione con la FAA, preliminari alla dimostrazione delle sue capacità a potenziali clienti”.
Con MSA, che ha volato per la prima volta a febbraio scorso, Boeing punta a quei Paesi che necessitano di un velivolo per sorveglianza e pattugliamento marittimo più piccolo e meno costoso del P-8 “Poseidon”, basato sul B737, di cui incorpora molte tecnologie, e che non necessitano di piena capacità anti-submarine warfare (ASW) e anti-surface vessel warfare (AsuW). “Il P-8 – ha detto Bob Schoeffling – è la soluzione ideale per chi vuole il meglio del meglio, ma non tutti gli utilizzatori necessitano dei medesimi sistemi di missione”. “Il velivolo – ha aggiunto Schoeffling – si caratterizza per unire le prestazioni di un business jet alle capacità multimissione del P-8, che garantiscono la possibilità di ottimizzare la situational awareness a costi competitivi”. “Per la categoria mid-size e per questo particolare tipo di missione, il jet è l’aereo del futuro. Soprattutto in termini di velocità”.
“MSA – ha detto ancora il responsabile del programma – è stato concepito principalmente per missioni di sorveglianza, ma potrà essere utilizzato anche per altri impieghi, come piccoli target; missioni di ricerca e soccorso (SAR), per le quali è ben equipaggiato; trasporto executive ed anche in operazioni di antipirateria”. L’aereo è dotato di 3 stazioni a bordo, che possono essere portate ad un massimo di 5, secondo le esigenze del cliente. “Il design della piattaforma è unico e tutte le informazioni sono condivise dall’equipaggio simultaneamente”. Per MSA, “decisamente ben posizionato nella sua categoria”, fanno sapere a Seattle, Boeing stima un mercato potenziale di oltre 150 aerei, per un giro d’affari di circa 10 miliardi di dollari. “Abbiamo disussioni aperte con diversi potenziali clienti, specie in Asia Pacifico, Medio Oriente, Africa e Americhe”. A competere con il velivolo, “per costi, ma non per prestazioni”, dice Schoeffling, il C295 di Airbus, l’ATR72 (Alenia Aermacchi-Airbus Group) e il Falcon della Dassault.

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