Boeing dice no al “matrimonio” con Embraer che adesso guarda alla Cina

Di Michela Della Maggesa

Salta il maxi accordo tra Boeing e il costruttore brasiliano Embraer, il terzo al mondo, per dare vita ad una partnership strategica nel settore aeronautico sul continente americano. L’idea dell’accordo era nata innanzitutto per contrastare la joint venture avente ad oggetto l’ex C-Series, oggi A220, tra la canadese Bombardier e l’europea Airbus, che nel frattempo ne ha assunto la maggioranza. Il gruppo statunitense ha infatti annunciato di aver proceduto alla risoluzione del Master Transaction Agreement (MTA) con Embraer, che avrebbe dovuto stabilire i termini della nuova partnership tra le due società. 

Le parti avevano programmato di creare una joint venture comprendente l’attività di aviazione commerciale di Embraer e una seconda joint venture per sviluppare nuovi mercati per il velivolo da trasporto tattico militare KC-390 Millennium Medium. Il 24 aprile 2020 era la data di scadenza iniziale, soggetta a eventuale proroga da entrambe le parti se fossero state soddisfatte determinate condizioni. Cosa che non è avvenuta.

“Boeing ha lavorato diligentemente per oltre due anni per finalizzare la transazione con Embraer – ha dichiarato Marc Allen, presidente della divisione Embraer Partnership & Group Operations –. Negli ultimi mesi, abbiamo portato avanti trattative produttive, ma senza esiti positivi sulle condizioni di MTA insoddisfatte. Tutti puntavamo a risolverli entro la data di scadenza iniziale, ma non è successo”. Il partenariato tra Boeing ed Embraer aveva ricevuto l’approvazione da tutte le autorità di regolamentazione necessarie, ad eccezione della Commissione europea. Boeing ed Embraer manterranno tuttavia il loro attuale accordo di Master Teaming, inizialmente firmato nel 2012 e ampliato nel 2016, per commercializzare e supportare congiuntamente il velivolo militare KC-390 Millennium.

Per concludere la transazione, ovvero per detenere l’80% della partecipazione azionaria della nuova entità commerciale, The Boeing Company avrebbe dovuto versare 4,2 miliardi di dollari. Secondo Embraer, che ha reagito molto duramente, Boeing avrebbe agito “indebitamente” e “con false accuse” per venire meno agli impegni sulla transazione. Per i brasiliani, Boeing avrebbe di fatto adottato uno schema sistematico di ritardi e violazioni ripetute dell’Mta, a causa della mancanza di volontà di completare le condizioni finanziarie della transazione per i gravi problemi imputabili soprattuto alla messa a terra in tutto il mondo del 737 Max dopo i due gravissimi incidenti che lo hanno coinvolto. A questo si aggiunge la crisi economica dovuta alla pandemia, che potrebbe portare Boeing a dimezzare la produzione del widebody B787 Dreamliner (a cui partecipa anche Leonardo), che esce dalle linee di Seattle ad un rateo di 14 unità mensili.

“Embraer ritiene di aver pienamente ottemperato agli obblighi previsti dall’Mta e di aver rispettato tutte le condizioni necessarie previste entro il 24 aprile 2020”, si legge in una nota diffusa da Embraer, nella quale sottolinea di essere un’azienda efficiente, diversificata e integrata verticalmente. Il costruttore brasiliano ricorda anche che sviluppa ed esporta tecnologie su scala globale nel settore della difesa, dell’aviazione executive e civile. “La nostra storia di oltre 50 anni e’ stata segnata da molte vittorie, ma anche da alcuni momenti difficili. Sono stati tutti superati. Ed e’ esattamente quello che faremo di nuovo. Supereremo queste sfide con forza e determinazione.”

Intanto, Il vicepresidente del Brasile, Antonio Hamilton Mourao, ha affermato che, a seguito del fallimento dell’accordo di fusione con Boeing, Embraer dovrebbe prendere in considerazione un partner cinese per un’operazione dello stesso tenore. “Ci sono mali che non vengono per nuocere”, ha detto Mourao durante una videoconferenza con una società di consulenza ripresa dalla stampa. “Embraer rimarrà sotto il controllo brasiliano”, quello con la Cina è un “matrimonio inevitabile”. “Abbiamo il prodotto, abbiamo la tecnologia e loro ne hanno il bisogno”. Ha aggiunto Mourao. Sulla vicenda si era espresso anche il presidente del Brasile Jair Bolsonaro. “Stiamo valutando. Io detengo la golden share, quindi sono io che decido. Se l’accordo è davvero chiuso, forse potrebbe essere intrapresa una negoziazione con un’altra società”. Nelle intenzioni iniziali, l’accordo con Boeing avrebbe dovuto creare la più importante partnership strategica nell’industria dell’aerospazio, rafforzando la leadership delle due aziende nel mercato globale.