Boeing-Embraer, l’accordo c’è e guarda anche alla difesa

Di Michela Della Maggesa

Boeing ed Embraer, dopo mesi di trattative, hanno raggiunto un accordo che darà vita ad una joint-venture destinata ad avere forti impatti su tutto il settore aerospaziale.  L’accordo “non-vincolante” – che arriva in ordine di tempo dopo la costituzione della partnership tra Airbus e Bombardier avente ad oggetto la CSeries – propone la costituzione di una joint-venture che comprende aerei commerciali e servizi di Embraer, in modo da allinearli con lo sviluppo commerciale di Boeing, con la produzione, il marketing e i servizi lifecycle. Al costruttore statunitense andrà l’80% della partecipazione azionaria della nuova entità e ad Embraer il restante 20%.

“Attraverso questa partnership strategica saremo posizionati perfettamente per generare valore per i clienti di entrambe le aziende, per i dipendenti e gli azionisti, per il Brasile e gli Stati Uniti”, ha commentato Dennis Muilenburg, chairman, presidente e chief executive officer di Boeing. “Questa importante partnership si allinea chiaramente con la strategia a lungo termine di Boeing di investire in crescita organica e di restituire valore agli azionisti, completandosi poi con gli accordi strategici che rafforzano e accelerano i nostri piani di crescita”, ha aggiunto.

“L’accordo con Boeing creerà la più importante partnership strategica nell’industria dell’aerospazio, rafforzando la leadership delle due aziende nel mercato globale”, ha dichiarato Paulo Cesar de Souza e Silva, chief executive officer e presidente di Embraer. “Ci aspettiamo che la combinazione con il business Boeing crei un ciclo virtuoso per l’industria aerospaziale brasiliana, aumentando il suo potenziale di vendita, la produzione, creando posti di lavoro e introito, investimenti ed esportazioni e, in questo modo, aggiungendo valore ai clienti, agli azionisti e ai dipendenti”.

La transazione  – specificano i due costruttori – vale il 100% della divisione aerei commerciali di Embraer per un valore di 4,75 miliardi di dollari e contempla un valore di 3,8 miliardi di dollari per la partecipazione azionaria di Boeing nella joint-venture. La partnership proposta – adesso si attende il via libera del governo del Brasile -, “dovrebbe accrescere gradualmente i ricavi per azione di Boeing a partire dal 2020 e generare dei costi lordi annuali stimati in circa 150 milioni di dollari entro il terzo anno”.

La joint-venture sarà guidata da un management basato in Brasile, incluso un presidente e ceo. Boeing avrà il controllo operativo e gestionale della nuova azienda, che riporterà direttamente a Muilenburg. La nuova entità diventerà uno dei centri di eccellenza Boeing per la progettazione end-to-end, la produzione e il supporto agli aerei commerciali passeggeri e sarà pienamente integrata nella produzione più ampia Boeing e oltre che nella catena di fornitura.

Una volta operativo l’accordo, Boeing e la joint-venture saranno posizionate per offrire un portafoglio di aerei commerciali “altamente complementare”, che va da 70 a 450 posti e di aerei cargo. Il Memorandum appena firmato prevede anche il settore della difesa. Entrambe le aziende costituiranno una seconda joint venture per promuovere e sviluppare i nuovi mercati e le applicazioni per i prodotti e servizi della difesa, specialmente l’aereo multi missione KC-390, “basato su opportunità identificate congiuntamente”.

“Gli investimenti congiunti nel mercato globale del KC-390, così come una serie di accordi specifici nei campi dell’ingegneria, della ricerca e dello sviluppo e della catena di fornitura, accresceranno i benefici reciproci e rafforzeranno ulteriormente la competitività di Boeing ed Embraer”, ha dichiarato Nelson Salgado, executive vice president, financial and investor relations di Embraer. Supponendo che le approvazioni arrivino a breve, la transazione dovrebbe concludersi entro la fine del 2019, ovvero 12-18 mesi dopo l’esecuzione degli accordi definitivi. La transazione non avrà impatto sulla guidance finanziaria dei due costruttori per il 2018, nè sulla strategia di cash deployment Boeing e sull’impegno a restituire approssimativamente il 100% del free cash flow ai soci.

Intanto, il numero uno di Airbus Group, Tom Enders, ha dichiarato che si attende di vedere i primi risultati della nuova alleanza con Bombardier, la C Series Aircraft Limited Partnership (CSALP), nel giro di un paio di settimane, “in tempo per il Farnborough Air Show”. Ha detto, senza specificare se a Londra saranno firmati nuovi ordini per la famiglia di velivoli CS100 e CS300, che vedono nella catena dei fornitori anche la presenza di aziende italiane, tra cui Leonardo. CSALP, di cui Airbus controlla il 50,01% delle azioni, è operativa dal 1° luglio. La società ha sede a Mirabel, in Canada, dove si trova anche la linea di assemblaggio finale del velivolo regionale di Bombardier. Airbus ha spiegato di essere pronta ad aprire una seconda linea in Alabama e di voler incidere significativamente sui costi di produzione del programma. “La partnership tra noi e Bombardier porterà alla CSeries quello di cui ha maggiormente bisogno: ridurre i costi, grazie alla nostra esperienza operativa e alla nostra attenta gestione della catena di approvvigionamento”. L’obiettivo di Airbus è di utilizzare la CSeries per rinvigorire la gamma del medio raggio con una famiglia in grado di coprire il segmento 110/200 posti.

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