Boeing: più velocità e capacità di carico, questo il futuro degli elicotteri militari

Di Michela Della Maggesa

Mesa (Phoenix) – Maggiore velocità. Questo è quello che si vuole nel lungo termine per quanto riguarda l’ala rotante. Nell’attesa di nuovi programmi, attualmente allo studio anche nei Phantom Works della Boeing, per soddisfare i futuri requisiti della Difesa, Boeing Defence, Space & Security (BDS) ha deciso per la prossima decade di consolidare i suoi prodotti di punta: AH-64 Apache e CH-47 Chinook, con continui miglioramenti, con un occhio di riguardo anche per quanto riguarda riduzione dei costi operativi e sustainment alle flotte. In particolare per l’Apache, la cui versione E è entrata in servizio lo scorso anno, la divisione ha già nei piani la versione F, che sarà caratterizzata, tra le altre cose, da una maggiore velocità, mentre per il post Chinook, il CH-47F, in dotazione anche all’Esercito italiano, la cui produzione terminerà nel 2019, si sta già pensando ad un elicottero più pesante. Nel 2013 gli Apache consegnati da Boeing alle Forze Armate di tutto il mondo sono stati 80, mentre i Chinook ammontano a 58 unità. Tra gli ultimi clienti la Corea, diventata nel 2013 14° cliente dell’Apache, mentre il CH-47 ha ricevuto nuovi ordini da Emirati Arabi Uniti, Turchia e Australia. Opportunità per questo elicottero, sono inoltre perseguite da Boeing BDS in India, Medio Oriente (due Paesi), Olanda e un altro Paese europeo.
Guardando ancora più in avanti, l’obiettivo di Boeing Defence nel segmento elicotteristico rimane il programma “Future Vertical Lift” (FVL), a cui il costruttore parteciperà in team con Sikorsky. Il FVL è destinato nei piani a sostituire sia l’Apache che il Sikorsky UH-60, Black Hawk dopo il 2030, nei termini di 1-a-1. “I costi del futuro elicottero – fanno sapere i responsabili dei programmi ad ala rotante di Boeing Defence, Space & Security – saranno sicuramente sotto controllo, la lezione è stata imparata (il riferimento è all’aumento dei costi di sviluppo di alcuni programmi della Difesa come l’F-35, ndr) e con ogni probabilità, per mancanza di fondi, dei 4 contendenti previsti dalla futua gara, solo 2 dimostratori arriveranno a volare”. Per questo programma è stata presentata in questi giorni al governo la initial design and risk review del JMR-TD (joint multi-role technology demonstrator), mentre la fine della fase 2, ovvero quella di definizione dei sistemi di missione, è attesa per il 2016.   Il primo volo del dimostratore infine ci dovrebbe essere nel 2017. “I requisiti del Department of Defence – fanno sapere a Mesa- vogliono in primis aumentata capacità di carico, velocità e range”.
Per lo sviluppo del nuovo elicottero servirà molto tempo e denaro, ma l’US Army ha la necessità di mantenere ad adeguato livello le proprie capacità, per questo parallelamente al FVL ci sono sul tavolo l’implementazione delle nuove tecnologie sviluppate sugli Apache e i Chinook già in produzione (tra cui fire control radar, software migliorato, nuovi sistemi avionici e a breve incorporazione del Link 16). “L’AH-64 non sarà sostituito da un nuovo elicottero da attacco prima del 2040, così come il Chinook rimarrà operativo ancora a lungo”, ha spiegato in proposito David Palm, director business development vertical lift di BDS. “Nel segmento elicotteri – aveva detto poco prima a St. Louis, Chris Chadwick, president e ceo BDS, il nostro obiettivo è di fare crescere la categoria media in termini di prestazioni e di dare ai nostri clienti più capacità al giusto prezzo e questo deve avvenire a livello mondiale”. Il numero uno vede stabile il mercato elicotteristico della difesa per i prossimi 10-15 anni, grazie soprattuto ai nuovi ordini previsti dai mercati emergenti.
Accanto ai grandi “classici”, Apache e Chinook i miglioramenti di BDS riguarderanno anche altri programmi, come l’AH-6i Light Attack/Reconaissance, che incorpora parte della tecnologia dell’Apache. Per la macchina BDS ha indicato opportunità per oltre 700 elicotteri in molti Paesi, tra i quali Europa, Asia Pacifico, Sud America e Medio Oriente, oltre che per la modernizzazione delle flotte in dotazione alle forze speciali dell’US Army. L’elicottero ha volato a maggio scorso nella sua configurazione pre-produzione e nei prossimi mesi si provvederà ad espanderne l’inviluppo. Basato sull’OH-6A, l’AH-6i è una versione avanzata dell’AH-6M, “Little Bird”, in uso alle forze speciali americane dell’Esercito. Passando infine al VTOL (Vertical Take-Off and Landing), BDS sta implementando nuove capacità anche sul V22 “Osprey”, di cui Israele sarà il primo cliente internazionale. “L’Osprey – ha detto Rick Lemaster, business development del program.ma, è guardato dal mercato internazionale. Paesi come il Giappone e gli Emirati sono interessati, mentre scenari interessanti per il convertiplano potrebbero aprirsi, grazie soprattuto al kit che ne permette l’utilizzo come aerocisterna, anche in Asia Pacifico e Africa, dove mancano basi per il rifornimento dei velivoli”.