“Do all you can! Fate tutto quel che potete!” È questo il messaggio di incitamento che ieri l’amministratore della Nasa Charles Bolden ha rivolto agli studenti accorsi al Tempio di Adriano in Piazza di Pietra a Roma per la conferenza “Reaching the stars”.
L’evento è stato organizzato da Asi, Ambasciata Usa in Italia, Nasa e Camera di Commercio di Roma. Obiettivo: raccontare ai giovani il percorso di vita che ha portato Bolden a diventare marine, poi astronauta e infine capo dell’Agenzia spaziale americana. E con ciò spronarli a salvaguardare il Pianeta, a tutela del quale il settore spaziale offre un contributo essenziale grazie a osservazione della Terra, ricerca e innovazione.
Il saluto di benvenuto è stato affidato a Stefano Venditti presidente di Asset Camera della Camera di commercio capitolina, mentre nella discussione si sono alternati il presidente dell’Asi Roberto Battiston, il vice capo missione dell’Ambasciata americana Kathleen Doherty e il professor Marcello Onofri della facoltà di Ingegneria dell’Università “La Sapienza”, che ha presentato AgroSpazio in Expo 2015, un progetto che promuove il legame tra il settore agricolo e quello spaziale.
Dell’Esposizione universale del prossimo anno ha parlato anche Bolden, che ha spiegato come “nutrire il pianeta” sia “cruciale” e un evento come quello di Milano “è davvero importante”. Climate change, sovrappopolazione, scarsità d’acqua: sono queste le sfide del futuro alle quali l’agenzia statunitense lavora con i suoi partner.
“Con l’Italia collaboriamo a moltissimi progetti”, ha aggiunto, augurando buon lavoro alla collega italiana Samantha Cristoforetti.
Intervenuto anche a Palazzo delle Esposizioni per visitare una mostra dell’Esa in programma fino al 2 novembre, il numero uno della Nasa ha poi illustrato ciò che attende il settore e come questo si sia evoluto. “Lo Shuttle aprì la frontiera dello spazio a tutti gli astronauti qualificati per farlo, incluse le donne e le minoranze”. Oggi, invece, l’agenzia ha scelto SpaceX e Boeing come partner commerciali destinati a ripristinare le capacità di volo degli astronauti dagli Usa alla Iss, una scelta che in qualche decennio consentirà veri e propri viaggi interplanetari alla portata di (quasi) tutte le tasche.
(credits: U.S. Embassy to Italy)