C-27J, un “game changer” nelle capacità operative della RAAF

Di Michela Della Maggesa

Un “game changer” nelle capacità di trasporto tattico della difesa australiana. Così è stato definito il C-27J di Leonardo, dopo l’arrivo del decimo ed ultimo esemplare ordinato dal dipartimento della difesa per la Royal Australian Air Force (RAAF) in base ad un contratto da 1,4 miliardi di dollari. “Le capacità del velivolo non stanno tanto nella sua natura fisica, quanto nel suo impiego”. Fa sapere la forza armata. “La capacità di eseguire rapidamente la missione e di poter riprogrammare dinamicamente l’aereo a livello di comando locale rappresenta il massimo beneficio sul campo di battaglia”. Il decimo C-27 della RAAF è arrivato a Richmond ad aprile scorso dopo un ferry flight di cinque giorni partito dal Texas, dove il velivolo è stato modificato secondo le specifiche dell’aeronautica australiana.

“Aver completato la flotta – fa sapere alla stampa Ben Poxon, comandante del 35° Squadron della RAAF –  ci consentirà di raggiungere la final operational capability (FOC) a dicembre 2019”, quando sarà schierato sulla base di Amberley. La capacità operativa iniziale dello Spartan era stata dichiarata nel 2016, adesso impegnato in una serie di test di valutazione e validazione per il traguardo della piena capacità operativa. Il velivolo da trasporto tattico di Leonardo negli ultimi 12 mesi è stato impiegato dallo Squadron per sorvegliare lo svolgimento delle elezioni in Papua Nuova Guinea, ha partecipato ad un’esercitazione internazionale in Nuova Zelanda, Guam e Nuova Caledonia ed ha trovato impiego in missioni di soccorso a Tonga, dopo il ciclone Gita.

Nelle capacità di trasporto aereo della difesa australiana, il C-27J rappresenta il “pezzo mancante” tra le prestazioni dell’elicottero pesante CH-47F dell’esercito e il C-130J Hercules della RAAF. Tuttavia, scrive la stampa, lo Spartan sarà utilizzato diversamente dai tradizionali compiti di mobilità aerea e potrà essere messo a disposizione dei reparti di terra durante le operazioni. Un concetto simile all’impiego dei Chinook e dell’MRH90, sperimentato per la prima volta nel Queensland dall’Australian Army durante l’esercitazione Hamel. “Invece di avere il comando e controllo centralizzato, come facciamo con il C-17A o il C-130, c’è l’opportunità di decentralizzare il comando e di fornire il controllo tattico a unità terrestri per un’integrazione aria-terra immediata”. Spiega Poxon. “Stiamo ancora studiando la struttura di comando e controllo, ma molto probabilmente saremo sotto il controllo diretto delle forze terrestri. Opereremo con i reggimenti dell’aviazione dell’esercito, fornendo supporto continuo alle truppe ed utilizzando metodi di aviolancio e di rifornimento aereo”.

“Lo Spartan – aveva dichiarato il ministro della difesa australiana, Marise Payne, in occasione della decima consegna – ci garantirà flessibilità nelle operazioni, consentendoci di operare su piste non praticabili da altri assetti più grandi, come l’Hercules o il C-17A”. Il velivolo servirà anche a dare supporto alle flotte di elicotteri della marina. A seguito di alcune richieste da parte di potenziali clienti, Leonardo sta studiando anche una variante “freighter” per il mercato civile del C-27J, oltre che finalizzando una configurazione base rinnovata, con nuova avionica e winglets. Questa versione sarà pronta nel 2019. Nel 2017 il C-27J ha ricevuto nuovi ordini dall’Africa ed è stato largamente utilizzato in operazioni di soccorso. Il velivolo è impiegato in Italia, Australia, Slovacchia, Perù, Stati Uniti, Grecia, Messico, Marocco, Ciad, Bulgaria, Lituania e Romania.