Rappresentanti dei governi di Israele e degli Stati Uniti hanno celebrato in Texas il rollout del primo F-35A dell’Israeli Air Force. “Israele è orgoglioso di essere il primo Paese nell’area a ricevere e utilizzare l’F-35”, ha commentato Avigdor Liberman, ministro della Difesa di Israele (nella foto). “È evidente – ha aggiunto -, che l’F-35 “Adir” sarà in grado di garantire una vera deterrenza e di accrescere le nostre capacità per un lungo lasso di tempo”. Presenti alla cerimonia insieme al ministro, esponenti di governo, dell’industria e militari. “Come pilota con più di 30 anni di esperienza su un’ampia gamma di aerei, ho avuto il privilegio di volare con il simulatore dell’F-35 a Fort Worth ed è stato come avere il futuro nelle mie mani. La combinazione unica di tecnologia e un’incredibile interfaccia uomo-macchina porteranno il mondo verso la quinta generazione”. Ha detto il generale Tal Kelman, capo di stato maggiore della IAF.
Il programma di acquisizione di Israele prevede 33 F-35A, acquistati in modalità Foreign Military Sales (FMS). Israele per il programma produce le semi-ali per la versione CTOL, attraverso IAI (Israel Aerospace Industries). Elbit Systems partecipa invece al casco Generation III Helmet-Mounted Display, che sarà utilizzato dai piloti dell’F-35 in tutto il mondo, mentre Elbit Systems-Cyclone si è assicurata la produzione di componenti compositi per la parte centrale della fusoliera del caccia.
E da Monaco sono arrivate notizie anche per quanto riguarda il caccia europeo Eurofighter. Il consorzio, di cui fa parte anche l’Italia, è al lavoro per assicurarsi nuovi successi sull’export. “Abbiamo trattative in corso che potrebbero consentirci di andare avanti nella produzione del velivolo”, ha recentemente dichiarato, Alberto Gutierrez, responsabile velivoli da combattimento di Airbus Group.
In base agli ordini attuali, le linee tedesche e spagnole avranno lavoro assicurato fino al 2018, mentre quelle italiane e britanniche andranno oltre, grazie agli ordini del Kuwait e dell’Oman, rispettivamente ottavo e settimo cliente del programma multinazionale. Il primi due dei 28 Typhoon di Tranche 3 ordinati – 22 monoposto e 6 biposto – arriveranno infatti in Kuwait nel 2019, mentre gli ultimi nel 2022. Il portafoglio ordini conta oggi 106 caccia per Germania, Italia, Kuwait, Oman, Arabia Saudita, Spagna e UK.
Il consorzio sta guardando in questo momento alla Regione dell’Asia Pacifico, all’Europa (Belgio, Finlandia, Polonia Svizzera) e ancora al Medio Oriente, Kuwait compreso, che secondo quanto riporta la stampa internazionale, potrebbe ripetere l’ordine. Accanto al Kuwait, anche il Qatar, che ha già ordinato il Rafale della Dassault. Campagne in corso anche in Indonesia e Malesia. Il consorzio sta inoltre guardando con attenzione al Canada, nel caso in cui Ottawa dovesse aprire una competizione. “Saremmo felici di essere coinvolti”, ha detto Gutierrez.