A Capua una rete di imprese per la stampa 3D

Di Michela Della Maggesa

Mbda, Cira, Fox Bit, Dragonfly e CSM hanno creato una rete di imprese denominata NIAM – Network Italiano Additive Manufacturing -, con l’obiettivo di accrescere le conoscenze e la competitività nel settore della manifattura additiva (conosciuta anche come stampa 3D industriale) per l’aeronautica e lo spazio. A sottoscrivere l’atto costitutivo della rete NIAM, lo scorso 22 dicembre, i vertici delle cinque società: Antonio Perfetti per Mbda Italia, capofila del gruppo, Luigi Carrino per il Cira, Massimiliano Scarpetta per Fox Bit, Claudio Giarda per Dragonfly e Cesare Murgia per CSM.
L’Additive Manufacturing è il processo attraverso il quale, partendo da modelli numerici 3D e tramite la deposizione di materiali (metalli o compositi) per strati successivi, si possono realizzare componenti meccaniche seriali o prototipali ad elevata complessità. Per questo il suo impiego è molto importante per i settori high-tech ed in particolare per il settore aerospaziale, che con i suoi componenti altamente tecnologici, il loro valore molto elevato, i bassi volumi produttivi e i tempi strettissimi di risposta alla domanda, individua nella manifattura additiva la migliore risposta tecnologica.
L’acquisizione di macchinari allo stato dell’arte, la messa a punto di standard e di protocolli per la qualifica e la certificazione, la definizione di processi realizzativi anche con multi materiali per consentire la produzione di prodotti assolutamente nuovi sono punti importanti dell’accordo. Con i macchinari che presto saranno installati al Cira grazie alla firma dell’accordo, quelli già esistenti e la stampante 3D al titanio presente nello stabilimento di Citema, Capua si candida a diventare uno dei maggiori poli nel settore della manifattura additiva per il settore aerospaziale.