Con un articolo pubblicato stamane sul Tempo, Airpress ha dato notizia di un’interrogazione parlamentare della vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato, Barbara Lezzi del Movimento 5 Stelle. Secondo la senatrice, Ryanair (come peraltro aveva già scritto Formiche.net a dicembre scorso) da anni assorbe ingenti risorse dalla Regione Puglia attraverso la società Aeroporti di Puglia, senza gara pubblica, in contrasto con le norme Ue sugli aiuti di Stato e con una sentenza della Corte Costituzionale che ha sanzionato un’analoga decisione della Regione Abruzzo, secondo quanto attesa la parlamentare pentastellata.
Si tratta di cifre importanti: oltre 100 milioni di euro in 10 anni per garantirsi i voli low-cost negli scali di Bari e Brindisi, senza considerare gli sconti. L’escamotage? Un accordo per servizi di comunicazione e promozione territoriale affidati alla Airport marketing services (Ams), la società della compagnia aerea irlandese guidata da Michael O’Leary.
In un comunicato diffuso nel pomeriggio, Aeroporti di Puglia ha scritto: ”Con riferimento a quanto riportato stamani su alcuni organi di stampa in ordine all’attività in Puglia del vettore Ryanair – scrive la società in una nota – Aeroporti di Puglia precisa che le risorse finanziarie non derivano da programmi comunitari e che in ordine alle circostanze che hanno portato nel 2009 alla sottoscrizione del primo accordo con AMS, ha sempre fornito, con ampio spirito di collaborazione, tutte le informazioni richieste. Tale contratto prevedeva una durata complessiva di anni 10 (5 + 5) con una opzione per il rinnovo al termine dei primi cinque anni che è stata esercitata nel 2014. Il rinnovo è avvenuto in linea con quanto stabilito dalla normativa nazionale e comunitaria ed è stato comunque supportato da preventivi pareri legali ed amministrativi sulla conformità a dette norme e da una specifica attività istruttoria ed autorizzativa da parte della Regione Puglia“.
La società, dunque, non smentisce il finanziamento. Anche a seguito dei rilievi posti dall’interrogazione e dai media, AdP considera legittime le scelte operate. Sarà ora compito di governo e magistratura verificare rispettivamente legittimità e liceità delle decisioni assunte dalla società aeroportuale controllata con oltre il 99% dalla Regione Puglia governata da Nichi Vendola.