Terminata l’operazione Clever Ferret della Multinational Land Force

Di Redazione Airpress

Si è conclusa l’esercitazione “Clever Ferret 2017”, che ha visto i militari italiani impegnati insieme ai colleghi ungheresi e sloveni per testare le rispettive capacità operative sul campo e implementare la cooperazione tra Eserciti alleati. Le tre nazioni fanno parte, infatti, della Multinational Land Force (Mlf), una formazione multinazionale a livello di Brigata, schierata presso il poligono di Varpalota, in Ungheria, e costituita sull’intelaiatura della Brigata Alpine “Julia”, integrata da un battaglione per ciascuno dei tre Paesi.

Nello specifico, presso il poligono ungherese, mediante un atto tattico, oltre mille militari tra italiani, ungheresi e sloveni hanno potuto misurare e perfezionare l’interoperabilità degli assetti ai minimi livelli e le procedure sul terreno sfruttando un’area di quasi 20 chilometri quadrati. “L’intera forza – spiega il ministero della Difesa – è stata dislocata in un unico accampamento allestito con rapidità ed efficacia da squadre appartenenti a tutti i Reparti presenti a conferma, anche dal punto di vista logistico, della piena complementarietà tra gli Eserciti schierati”. In vent’anni di cooperazione internazionale, l’Mlf, spiega il dicastero guidato da Roberta Pinotti, “ha permesso di conseguire altissimi livelli di interoperabilità attraverso la condivisione di equipaggiamenti e procedure garantendo uno strumento efficace e flessibile per contrastare le comuni minacce e destando, nell’ambito di futuri sviluppi, l’interesse di Paesi come Croazia, Albania e Austria”.

La Multinational land force può essere impiegata da Nato, Onu, Ue e Osce, e riceve disposizioni da un Comitato politico-militare trinazionale. L’Italia svolge il ruolo di “Nazione guida” e ha il compito di fornire il Comandante e la maggior parte della struttura del quartier generale della Brigata, rinforzata su base permanente da personale sloveno ed ungherese. “Le unità designate – spiega l’Esercito italiano – sono tre reggimenti o battaglioni di fanteria (uno per ciascuna delle Parti), un reggimento d’artiglieria fornito dall’Italia, unità di supporto della brigata fornite dall’Italia, con l’aggiunta degli Elementi di Supporto Nazionali (Nse) necessari”. Le Unità designate non sono assegnate permanentemente, ma pronte su chiamata.

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