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Airbus Defence and Space ha avviato a Brema l’assemblaggio dell’European Service Module (ESM) della capsula Orion della Nasa, che avrà il compito di trasportare astronauti nello spazio profondo. A novembre 2014 il gruppo europeo era stato selezionato dall’Esa come prime contractor per lo sviluppo del modulo di servizio, grazie soprattutto all’esperienza acquisita con gli ATV, che fornirà alla capsula elementi chiave per le missioni future verso Luna e Marte, come propulsione, energia, controllo termico, aria e acqua.
Il modulo, presentato ieri, sarà posizionato sotto quello destinato all’equipaggio. Esso è composto da oltre 20.000 componenti e da centinaia di metri di cablaggi. La sua struttura è stata costruita in Italia, a Torino, da Thales Alenia Space Italia, partner del programma americano, che vede come capofila Lockheed Martin. “Con il modulo di servizio siamo parte della storia delle missioni spaziali”. Ha detto François Auque, responsabile sistemi spaziali di Airbus. La prima missione, senza astronauti a bordo, è prevista nel 2018 e vedrà la navicella viaggiare per più di 64.000 km, oltre la Luna, per validarne le prestazioni. La prima missione umana, Exploration Mission-2, ci sarà invece nel 2021.  Il programma Orion è il maggiore nell’esplorazione spaziale dai tempi del programma Apollo.
ESM ha forma cilindrica, 13 tonnellate di massa, un diametro di circa 4 metri ed è dotato di 4 pannelli solari in grado di generare elettricità. Potrà caricare 8,6 tonnellate di propellente destinato al motore principale e ai 32 generatori di spinta. Oltre alla propulsione il modulo pressurizzato sarà utilizzato anche per le manovre in orbita, come l’ATV per rimettere nel giusto assetto la ISS.