Luce verde da palazzo Chigi per il nuovo presidente dell’Asi: Giorgio Saccoccia

Di michele

Via libera da palazzo Chigi per la proposta del ministro Marco Bussetti sul prossimo presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Come anticipato anche da Formiche, sarà Giorgio Saccoccia, ingegnere aerospaziale classe 1963, attuale capo della divisione Propulsione spaziale dell’Estec, il “cuore tecnico” dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Prenderà il posto di Piero Benvenuti, il commissario straordinario arrivato a novembre in seguito alla revoca della seconda presidenza a Roberto Battiston.

IL PARERE POSITIVO DEL COMINT

Il parere positivo richiesto dalla nuova legge sulla governance spaziale è arrivato dal Comitato interministeriale (Comint) presieduto da Giancarlo Giorgetti, riunitosi oggi dopo il rinvio della scorsa settimana per le distanze sul nome proposto dal ministro dell’Economia Giovanni Tria per un posto nel consiglio d’amministrazione, proposta relativa alla consigliera Claudia Bugno. Distanze che restano, tanto che sul membro del cda individuato dal Tesoro il Comitato ha posto una riserva fino alla sua prossima riunione, presumibilmente prima di giugno.

GLI ALTRI MEMBRI DEL CDA

Pareri positivi invece sulle proposte degli altri tre ministri, per cui il decreto di nomina potrebbe arrivare già domani. Per la designazione spettante a Luigi Di Maio come ministro dello Sviluppo economico è arrivata la conferma per l’astronauta Maurizio Cheli, già annunciato diversi mesi fa. Enzo Moavero Milanesi, numero uno della Farnesina, ha invece scelto Alessandra Celletti, astronoma e professoressa di Fisica matematica all’Università di Tor Vergata. Elisabetta Trenta, titolare del dicastero Difesa, ha scelto Luisa Riccardi che guida il reparto Innovazione e tecnologia del segretariato generale della Difesa e direzione nazionale armamenti, nonché membro del cda dell’Enac. Resta dunque il nodo Bugno per il nome del Mef, con l’opposizione degli esponenti del M5S destinata ad alimentare il dibattito anche nelle prossime settimane.

IL PRESIDENTE

Alla presidenza arriva Giorgio Saccoccia, un profilo di scienza ma anche manageriale, proprio come era stato indicato dai vertici politici al comitato di esperti (coordinato da Amalia Ercoli Finzi) chiamato a presentare al numero uno del Miur la cinquina di papabili nuovi presidenti. Laurea in ingegneria aerospaziale a Pisa e poi un master in Business administration alla Webster University, in Germania. Nel 1990 l’approdo allo European space research and technology centre (Estec) dell’Agenzia europea, con diversi incarichi fino a quello attuale, che lo vede guidare la divisione impegnata in propulsione spaziale e aero-termodinamica, responsabile per le attività di ricerca e sviluppo nel campo.

COSA PREVEDE LA LEGGE

È lo Statuto dell’Asi, come modificato dalla nuova legge della governance nazionale (la legge 7 del 2018), a stabilire che il consiglio di amministrazione sia nominato con decreto del ministro dell’Istruzione, sentito il Comint di palazzo Chigi. Il presidente è designato dal numero uno del Miur, mentre gli altri quattro componenti (scelti tra “personalità di elevata e documentata qualificazione ed esperienza nel campo della ricerca e dell’industria spaziale e aerospaziale”) sono individuati da altrettanti ministri: Esteri, Difesa, Tesoro e Sviluppo economico.

I TEMPI PER L’INSEDIAMENTO

A confermare le prime indiscrezioni che arrivavano da palazzo Chigi sui nomi per il cda è stato nel pomeriggio il professor Benvenuti, che ha convocato i dipendenti nell’auditorium dell’agenzia per un messaggio di saluto. L’insediamento dei nuovi vertici avverrà “a breve” ma non prima di una decina di giorni. Difatti, ha notato il commissario straordinario, “non sarà possibile per motivi tecnici per la prossima settimana”, quando è in programma la riunione del Council dell’Agenzia spaziale europea. Il vertice successivo sarà il 14 maggio, “e per quella data probabilmente l’insediamento potrebbe essere avvenuto”, ha spiegato Benvenuti.

LA GOVERNANCE NAZIONALE

La roadmap per il nuovo presidente dell’Asi è ormai chiara, incardinata dentro la nuova governance nazionale che pone la responsabilità e la gestione della politica italiana per lo Spazio nelle mani di palazzo Chigi, ora delegata dal premier Giuseppe Conte al sottosegretario Giancarlo Giorgetti. A quest’ultimo spetta il compito di presiedere il Comint (supportato dall’ufficio del consigliere militare della presidenza del Consiglio Carlo Massagli) che nella sua terza riunione di febbraio ha approvato gli “Indirizzi del governo in materia spaziale e aerospaziale”. Su questi, proprio l’Asi è chiamata ad elaborare il “Documento strategico di politica spaziale nazionale” che poi il suddetto Comint sarà chiamato ad adottare. Nel Comitato, l’Asi svolge un ruolo di supporto tecnico-scientifico, acquisendo invece diritto di voto nella “Struttura di coordinamento” (anch’essa incardinata a palazzo Chigi) di cui il Comint si avvale per i lavori preparatori.

VERSO LA MINISTERIALE ESA

Tutto questo sarà utile per coordinare gli sforzi in vista di quello che è considerato l’appuntamento dell’anno in ambito spaziale: la riunione dei ministri dei Paesi membri dell’Esa. A novembre, a Siviglia, si definirà il futuro dello Spazio europeo, con il conseguente bisogno di difendere interessi e rafforzare posizioni, una priorità già espressa dal sottosegretario Giorgetti. Tra l’altro, recentemente, proprio quest’ultimo aveva invocato “continuità” nel gestire la partita “a prescindere dalle nomine che arriveranno”.

LA TABELLA DI MARCIA

“Il nostro interesse dal punto di vista industriale sarà prima di tutto di contribuire all’accesso europeo allo spazio”, spiegava Benvenuti sull’ultimo numero di Airpress. “Sui lanciatori, il programma Vega andrà sostenuto e difeso nella giusta competizione con Ariane, necessariamente complementare e non alternativo al vettore italiano”. Un tema che Saccoccia dovrebbe conoscere piuttosto bene, visto il ruolo europeo e l’expertise nel campo della propulsione, tra cui figura anche l’attività di consulenza per la Bombrini-Parodi-Delfino (BPD), poi diventata Avio, l’azienda di Colleferro responsabile del lanciatore made in Italy.

WordPress › Errore

Si è verificato un errore critico sul tuo sito web.

Scopri di più riguardo la risoluzione dei problemi in WordPress.