Consiglio Supremo Difesa: l'Italia è minacciata, bene riorganizzare le Forze Armate

Di Francesco Pesce

Il Consiglio supremo della Difesa si è riunito ieri al Palazzo del Quirinale, presieduto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per esaminare la situazione internazionale e le minacce per il Paese che da essa derivano. Erano presenti il premier Renzi insieme ai ministri Pinotti, Gentiloni, Alfano, Padoan e Guidi, nonché il generale Graziano, capo di stato maggiore della Difesa.
L’organo supremo ha preso atto di un quadro di sicurezza in rapido e sensibile deterioramento a causa della perdurante offensiva dello Stato islamico, del moltiplicarsi dei conflitti e della crescente instabilità lungo le rive del Mediterraneo e nel vicino Oriente, senza trascurare le ondate migratorie che da questi focolai derivano. La difficoltà della comunità internazionale di gestire queste crisi aggrava uno scenario irto di potenziali minacce, localizzate in prossimità dell’Italia e dell’Europa.
Il Consiglio ha ribadito l’impegno di Roma a operare, con tutte le capacità di cui dispone e in collaborazione con partner internazionali, per giungere a una pacificazione e stabilizzazione della Libia e, nello stesso tempo, la determinazione a partecipare alla lotta contro l’offensiva terroristica negli stessi teatri di crisi dove essa si sviluppa.
Successivamente, il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha illustrato il processo di riforma delle Forze Armate. Il Consiglio ha ribadito l’importanza delle attività che gli Stati Maggiori e il Segretariato generale della Difesa svolgono, attraverso comitati e gruppi di lavoro appositi, per tradurre in proposte tecniche concrete i principi e gli orientamenti generali enunciati nel Libro Bianco pubblicato ad aprile. Sarà poi il ministro stesso a valutare queste proposte.
Pinotti ha ribadito che in un contesto di tagli alla spesa pubblica il processo di razionalizzazione avviato dal Libro Bianco dovrà conferire il massimo impulso allo sviluppo delle componenti operative dello strumento militare, tanto umane quanto tecniche, finalizzandole accuratamente al contrasto dei rischi e delle minacce che gli scenari di crisi e di conflittualità prospettano al nostro Paese e all’Europa. È importante effettuare scelte chiare sul piano tecnico e organizzativo, pur conservando la flessibilità e la prontezza di risposte in campo normativo.
Il Consiglio ha dichiarato di sostenere il Libro Bianco e gli obiettivi in esso contenuti e ha identificato la riorganizzazione delle Forze Armate come urgente e importante per il Paese e per l’Europa.

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