“Il terzo trimestre che si sta concludendo è stato buono per la compagnia. E’ il primo trimestre in cui Alitalia dovrebbe chiudere con un piccolissimo utile”. A dirlo, riportano le agenzie, il commissario straordinario di Alitalia, Luigi Gubitosi, sentito oggi in commissione Trasporti alla Camera. “Attualmente si stima per il 30 settembre una cassa disponibile, inclusi i depositi di garanzia, di 770 milioni”, spiega il commissario riguardo invece il prestito ponte di 900 milioni accordato dallo Stato all’ex compagnia di bandiera, che dispone oggi di 118 aerei, (41 di proprietà, 77 in leasing) di cui 26 per il lungo raggio. Nulla invece sul fronte delle offerte, dopo le ultime ipotesi apparse sulla stampa. “Ci sono temi che riguardano il governo”. Ha detto. “Per questioni di riservatezza non possiamo discuterne”.
A proposito di questo tema – scrive Il Messaggero –, il viceministro dello Sviluppo economico, Dario Galli, auspica una partnership con una grande compagnia “adeguata e che faccia quello di mestiere ma che contrattualmente, in maniera chiara e ben definita, compri l’azienda non per fagocitarla e distruggerla, ma per sviluppare e utilizzare al meglio quello che ha di positivo mantenendone il marchio e l’italianità”. “Al governo siamo in due – ha aggiunto – vedremo a cosa si arriverà”.
“Per qualcuno la soluzione potrebbe essere all’interno di una sorta di nazionalizzazione con Cassa Depositi e Prestiti, piuttosto che Ferrovie, ipotesi verso la quale io sono tiepido perché in passato non ha dato grandi risultati”. Prosegue Galli. “Credo che non si sia ancora arrivati a una definizione finale perché le ipotesi sul tavolo sono moltissime. Alitalia non va svenduta. Ha mercato, il marchio, gli slot, insediamenti presso gli aeroporti e know how che chi si offre di comprare conosce bene. Dobbiamo stare attenti a non svendere come fatto in altri casi”. Ha concluso.
E sulla scia delle ultime dichiarazioni, Ryanair – dopo aver annunciato l’accordo sul contratto collettivo del personale di cabina con sede in Italia -, torna in pista offrendo ad Alitalia capacità sulle rotte a medio raggio, come sostegno alle tratte più lunghe dell’ex compagnia di bandiera. Secondo Reuters, lo schema suggerito vedrebbe il vettore irlandese, specializzato nel medio raggio, trasportare i passeggeri negli aeroporti dai quali imbarcarsi sui voli a lungo raggio gestiti da Alitalia. I vertici di Ryanair hanno comunque precisato di non aver avuto incontri recenti né con i commissari di Alitalia né con esponenti del nuovo governo.
“Concordiamo – ha detto ieri a Roma, David O’Brien, responsabile commerciale della low cost irlandese – con il governo sul fatto che Alitalia non debba essere venduta ma nazionalizzata e siamo pronti a dare una mano”. In Italia Ryanair punta a trasportare 40 milioni di passeggeri nel 2019, grazie a 53 nuove rotte che dovrebbero far aumentare i viaggiatori di 1 milione rispetto all’anno in corso. Tra le novità della prossima stagione estiva, Napoli con nove nuove destinazioni, Cagliari , Treviso, Bergamo, Bologna, Bari, Catania, Palermo, Milano, Roma, Brindisi, Lamezia Terme, Torino e Venezia. Intanto però la compagnia dovrà vedersela con uno sciopero che minaccia di mettere in ginocchio il trasporto aereo europeo. Venerdì 28 settembre dovrebbe infatti incrociare le braccia il personale di cabina. Al momento, la compagnia comunicato la cancellazione di 190 voli.