Cosmo-SkyMed monitora la situazione in Nepal

Di Gianfranco Apuzzo

Anche Cosmo-SkyMed è impegnato nel devastante evento sismico che lo scorso sabato ha colpito il Nepal e che si teme abbia causato 10 mila vittime. L’onda sismica si è estesa ad almeno tre Stati dell’India nord-orientale, al Tibet ed al Bangladesh, causando imponenti valanghe nella zona dell’Everest. Il sistema satellitare di Osservazione della Terra, composto da 4 satelliti equipaggiati con Radar ad Apertura Sintetica in banda X, è stato messo a disposizione delle istituzioni internazionali a supporto delle popolazioni e autorità governative interessate, anche attraverso la pianificazione di nuove acquisizioni, in modo da rendere possibili le analisi di dettaglio necessarie alla valutazione dei danni subiti e degli scenari che potrebbero delinearsi a seguito di una simile calamità.
L’acquisizione di set di dati di archivio è stato richiesta tempestivamente da Unosat (United Nations Operational Satellite Applications Programme) e Nasa al fine di utilizzare i riscontri interferometrici prodotti dalla costellazione di satelliti Cosmo-SkyMed. Sulla base della consolidata attività di cooperazione Asi-Nasa, è stato prontamente messo a disposizione un numero elevato di immagini acquisite sulla città di Katmandu e sulle limitrofe aree geografiche colpite dal sisma. Un ruolo determinante in questo scambio di dati va riconosciuto alla “Background Mission”, programma attivato dall’Agenzia spaziale italiana in cooperazione con e-GEOS, finalizzato all’aggiornamento, in modo periodico e continuativo, di un archivio dati in modalità interferometrica, utilizzato principalmente per applicazioni di gestione di fenomeni sismici, vulcanici, e simili su aree geografiche (anche metropolitane) nazionali e internazionali caratterizzate da elevato livello di rischio. In queste ore le centinaia di migliaia di persone in fuga stanno creando seri problemi di sicurezza, per cui le ulteriori acquisizioni satellitari saranno utili nella gestione dell’emergenza.

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