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Si è concluso a Roma “#COSMOsmHack”, il primo hackathon dedicato allo sviluppo di applicazioni innovative basate sui dati della costellazione satellitare Cosmo-SkyMed. Vincitrice è la squadra GreenTech, con il suo progetto “Aquaculture”, destinato allo studio e al monitoraggio della qualità delle acque attraverso dati satellitari e rilevatori in situ. 
Superando altre cinque squadre, sei giovani ricercatori sotto i 30 anni  si sono aggiudicati la competizione. Avranno così la possibilità di presentare la loro proposta al 67° International astronautical congress, che si svolgerà in Messico nel settembre 2016.
L’idea vincitrice si è conquistata inoltre tre mesi di approfondimento e studio di fattibilità del business model, nonché un semestre di incubazione gratuita in caso di avvio positivo della startup. In più, potrà beneficiare dei dati necessari alla realizzazione di un prototipo nell’ambito dell’incubazione per un valore complessivo
di 5mila euro. Alla fine, previa valutazione positiva del progetto, saranno assegnati al team 10mila
euro per le spese di ricerca e sviluppo entro i primi nove mesi di incubazione.
“COSMOsmHack è un’iniziativa molto importante – ha dichiarato il Presidente dell’Asi, Roberto Battiston  – un’opportunità in più per giovani intelligenze di confrontarsi con il mondo dello spazio e sviluppare applicazioni utili e innovative. E’ importante anche il metodo con cui l’abbiano organizzato, mettendo insieme industrie come Telespazio e Thales Alenia Space Italia, e istituzioni di ricerca e incubatori di tecnologia come l’Agenzia Spaziale e il BIC Lazio: per fare spazio bisogna fare sistema”.
“La possibilità di generare applicazioni innovative basate su dati Cosmo-SkyMed – ha dichiarato Massimo Comparini, cto di Telespazio – nasce da una tecnologia ideata e sviluppata in Italia a partire dalla fine degli anni ’90, con radici profonde nella conoscenza dei sistemi radar spaziali e non, di cui oggi vediamo i risultati”. Secondo Comparini, contest come COSMOsmHack sono un incentivo perché i giovani talenti italiani rimangano nel nostro paese, contribuendo alla crescita economica e umana.