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Il rover della Nasa Curiosity ha individuato su Marte la presenza di un meteorite, derivante probabilmente da un asteroide che si sarebbe fuso entrando nell’atmosfera del Pianeta rosso perdendo gran parte delle sue dimensioni iniziali. Il meteorite è infatti stato già ribattezzato “Egg Rock” (uovo roccia) dagli scienziati del Jet Propulsion Laboratory dell’agenzia spaziale statunitense. Ha le dimensioni di una pallina da golf, è scuro, con una superficie lisca e una composizione di ferro e nichel. Il curioso robot della Nasa lo ha individuato durante una ricognizione della formazione Murray, alle pendici del monte Sharp e al centro del cratere Gale dove, lanciato ormai quasi cinque anni fa dalla base di Cape Canaveral in Florida, è atterrato nell’agosto 2012. ”L’aspetto del meteorite, scuro, liscio e brillante e la sua forma sferica hanno attirato subito la nostra attenzione, appena abbiamo ricevuto le immagini della fotocamera MastCam”, ha affermato il ricercatore Pierre-Yves Meslin del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs). Meslin è membro del team che manovra la Chemistry and Camera (CheCam), strumento sviluppato dal Jpl in collaborazione con il francese Cnes che, per la prima volta, ha permesso di usare su Marte lo spettrometro laser per l’analisi di un meteorite. Dai primi risultati, “la ChemCam ha trovato ferro, nichel e fosforo, oltre a ingredienti minori in concentrazioni ancora da determinare mediante analisi dello spettro di luce prodotta da decine di impulsi laser a nove punti sull’oggetto”, ha speigato Meslin. “L’arricchimento di nichel e fosforo negli stessi punti – ha continuato il ricercatore – suggerisce la presenza di un minerale di ferro-nichel-fosfuro che è raro salvo casi di meteoriti di ferro-nichel”. Lo studio del meteorite, piuttosto comune sulla Terra e anche su Marte, potrebbe rivelarsi estremamente utile in virtù della nuova tecnica di analisi, la quale potrebbe aiutare a comprendere l’effetto delle condizioni climatiche e ambientali del Pianeta rosso su rocce e sassi come l’Egg Rock.

Le foto del Jpl della Nasa, scattate dalla MastCam di Curiosity