“L’equipaggio della Stazione spaziale internazionale (Iss) sarà presto equipaggiato per realizzare dozzine di nuove investigazioni scientifiche”. Così la Nasa ha annunciato il pieno successo della missione Orbital OA-5, il lancio della navicella Cygnus dalla base di Wallops, in Virginia. L’arrivo all’Iss è previsto per domenica prossima, quando Takuya Onishi, astronauta dell’agenzia spaziale giapponese, e Kate Rubins della Nasa utilizzeranno il braccio robotico della stazione per catturare il prezioso carico di rifornimenti dalla porta Nadir del nodo 1. Questo è il primo lancio con la versione aggiornata dell’Antares 230 e il primo dalla stazione di Wallops dopo l’incidente dell’ottobre 2014, quando proprio un razzo Antares esplose solo sei secondi dopo la partenza. “È belle vedere lanci verso la Stazione spaziale internazionale partire ancora dalla costa della Virginia. Ciò mostra cosa si possa ottenere con la stretta partnership tra agenzie federali e di stato, insieme all’industria statunitense”, ha detto l’amministratore della Nasa Charles Bolden.
C’è anche un pezzo di Italia a bordo della navicella che viaggia verso l’Iss. La Cygnus è, infatti, costituita da due componenti base: il modulo di servizio e il modulo cargo pressurizzato (Pressurized cargo module – Pcm) realizzato da Thales Alenia Space, joint venture tra Thales 67% e Leonardo-Finmeccanica 33%, per conto di Orbital ATK. Proprio il Pcm di Thales Alenia Space ospita un carico di 3500 kg comprendente rifornimenti per l’equipaggio, parti di ricambio e attrezzature scientifiche. “Recentemente Thales Alenia Space ha siglato un nuovo contratto con Orbital ATK per la fornitura di ulteriori nove moduli pressurizzati Cygnus Pcm”, fa sapere in una nota l’azienda. “I nuovi moduli Pcm Cygnus – prosegue – saranno realizzati col nuovo impianto di saldatura ad attrito, operativo da fine 2015 presso il sito di Torino. La configurazione sarà quella enhanced, con una capacità di trasporto superiore ai 3500 kg”.