Darktrace: Industria 4.0 per la cyber security

Di Cyber Affairs

Il piano nazionale Industria 4.0, che include la cyber security tra le tecnologie abilitanti che potranno godere di particolari agevolazioni, “può rappresentare un forte incentivo per gli investimenti”. A dirlo a Cyber Affairs è Corrado Broli, country manager per l’Italia di Darktrace, tra gli speaker di CyberTech Europe, forum internazionale organizzato da Cybertech Global Events in collaborazione con Leonardo-Finmeccanica il 29 settembre a Palazzo dei Congressi.

Si tratta, dice Broli, “di un piano di svariati miliardi di euro per il prossimo anno; ciò porterà molte aziende a ammodernarsi, puntando su soluzioni innovative per migliorare e mettere in sicurezza il loro processo produttivo. Questa spinta verso la tecnologia ha degli indubbi lati positivi, ma apre anche a problemi di sicurezza da non sottovalutare”.

Secondo Broli, tra le minacce cyber con le quali ci si dovrà confrontare in modo sempre maggiore nei prossimi anni “ci sono il proliferare dei dispositivi connessi alla rete, ovvero di quei dispositivi che sono dotati di un indirizzo Ip come automobili, elettrodomestici o appunto mezzi e macchinari da lavoro, in particolare quindi nell’ambito dell’IoT” (Internet delle cose). Per aiutare gli utenti a difendersi da quella che gli esperti prevedono come una vera e propria ondata di cyber attacchi, Darktrace, multinazionale nata a Cambridge (Uk) e presente oggi in 22 Paesi – spiega Broli – punta non tanto sul loro blocco quanto “sullo sviluppo di soluzioni di machine learning basate su un meccanismo di cyber intelligence, in grado cioè di raccogliere elementi distinti e apparentemente scollegati tra loro per anticipare un’offensiva informatica”.

Una scelta precisa, rimarca Broli, perché “poter essere avvertiti automaticamente da un sistema quando comincia a nascere un problema significa avere la possibilità di reagire prontamente e trovare soluzioni in tempi davvero rapidi, contrastando con il minor danno possibile fenomeni potenzialmente disastrosi come il furto di know-how e proprietà intellettuale che rischiano di compromettere non solo il destino di una singola azienda, ma di un intero Paese”.

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