Decolla la space economy italiana

Di Chiara Rossi

Una settimana che termina e un’altra che inizia all’insegna dello Spazio. “Con Vega e Cygnus, il razzo dell’Agenzia Spaziale Europea che nasce negli stabilimenti Avio di Colleferro e la navetta cargo sviluppata a Torino da Thales Alenia Space, la space economy “decolla” anche in Italia”: lo ha detto Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana durante l’evento “Italia, missione aerospazio” organizzato venerdì scorso a Roma dalla rivista Airpress in occasione dei 50 anni dalla fondazione. “Sesto lancio del Vega su 15 già venduti – ha spiegato Battiston – con altri 9 già prenotati e una seconda tranche di richieste per 250 milioni di euro, quarto lancio del Cygnus su 9 già venduti e si discute ora per altri 2 o 3 nuovi elementi. Sono tutti contratti da centinaia di milioni che riguardano l’industria nazionale, dimostrazioni concrete della space economy”.
Dopo gli investimenti fatti per la fase esplorativa ora comincia una nuova era in cui gli investimenti garantiscono importanti ritorni economici. È anche il caso di Copernicus, programma congiunto dell’Esa e della Commissione europea per l’osservazione della Terra con i satelliti Sentinel. Copernicus garantisce all’Ue libero accesso ai dati di osservazione, dati su cui si basa il 58% dell’economia spaziale a livello mondiale. L’industria italiana entra di nuovo in gioco questa mattina a Palazzo Ferrajoli quando Thales Alenia Space firmerà i contratti con l’Agenzia Spaziale Europea per lo sviluppo dei satelliti Copernicus Sentinel 1C e 1D. Un’ulteriore conferma del livello di eccellenza del nostro Paese nel settore spaziale.

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