Alla presenza del ministro, Graziano Delrio, il Mit ha presentato a Malpensa il Position Paper “Azioni per il rilancio del Cargo Aereo”. L’evento è stato organizzato in collaborazione con Aeroporti di Roma-AdR e Sea Aeroporti di Milano e si inserisce nel quadro strategico e programmatico del Mit “Connettere l’Italia”. Il Position Paper, sottoscritto a ottobre, è frutto di un’attività collegiale promossa con il coordinamento scientifico della struttura tecnica di missione del ministero stesso, attività che ha visto partecipare allo stesso tavolo di lavoro le istituzioni competenti e gli stakeholder di settore.
“Con il trasporto merci aereo viaggia il valore aggiunto dell’Italia, l’eccellenza del Made in Italy – ha detto Delrio -. Il cargo aereo è in crescita, grazie a Malpensa, Fiumicino e Bergamo, ma deve superare gap nelle infrastrutture e nella burocrazia per essere un sistema nazionale di qualità europea. A questo serve la road map che ci siamo dati con il position paper presentato oggi e firmato da Mit e 12 organizzazioni del settore. È il passo che mancava per la riforma della logistica, dopo quella della portualità e del trasporto su ferro già avviate. Queste azioni strategiche integrano il piano nazionale aeroporti e costituiremo al Mit un tavolo nazionale di coordinamento per proseguire il lavoro”.
Per la prima volta – rileva il Mit – la tematica del trasporto merci per via aerea è affrontata in maniera sistemica e l’iniziativa testimonia l’accresciuta sensibilità delle istituzioni nei confronti del settore del cargo aereo evidenziando quanto sia importante per il Governo, e in primis per il Mit, predisporre i mezzi necessari per intercettare gli sviluppi futuri del trasporto in un mondo globalizzato. Il cargo aereo in Italia, che già nel biennio 2014-2016 ha registrato un incremento pari al 14,2%, continua a crescere: nei primi nove mesi del 2017 si segnala infatti un aumento pari all’11,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò indica come il trasporto merci per via aerea, stia diventando sempre più centrale in un’ottica globale. Basti pensare che in riferimento alle esportazioni extra-europee il cargo aereo in Italia, sebbene costituisca solamente lo 0,7% dei volumi, rappresenta ben il 25,8% del valore economico dei beni esportati.
A fronte della crescita registrata fino ad ora e quella attesa per i prossimi anni, sono già stati programmati investimenti aeroportuali dedicati al solo traffico cargo per un ammontare complessivo pari a circa 157 milioni di euro nei prossimi 4 anni, che si aggiungono agli 1,4 miliardi di euro di interventi sulle infrastrutture di volo di cui beneficiano sia il traffico cargo sia il traffico passeggeri. Il Position Paper del Mit, partendo dall’analisi degli elementi di criticità del settore, individua alcune linee di azione sulle quali i partecipanti al tavolo di lavoro, pur nel rispetto degli interessi di parte, hanno trovato una generale condivisione. Ai fini di una immediata operatività, il documento suggerisce di avviare il percorso con una serie di interventi tra i quali: l’attuazione dello “Sportello Unico Doganale e dei Controlli” e la promozione del manifesto elettronico; il formale recepimento delle linee guida di indirizzo strategico tratteggiate nel Position Paper negli opportuni atti di indirizzo (Piano nazionale degli Aeroporti, Piano nazionale della Logistica) da parte delle Autorità preposte; l’istituzione negli aeroporti a maggiore vocazione cargo, o immediatamente a ridosso degli stessi, di agevolazioni e semplificazioni coerenti con il Codice doganale unionale e di zone economiche speciali nelle aree del Mezzogiorno, ove stimolare una filiera del trasporto merci via area oggi poco attrattiva.
Per potenzialre l’attività cargo sono in programma investimenti anche sul principale aeroporto italiano. “Nel giro di un anno, il traffico merci su Fiumicino è cresciuto del 15%, mentre nei prossimi quattro anni abbiamo programmato investimenti per oltre 35 milioni di euro, ampliando i piazzali di sosta e degli spazi dedicati alle relative attività”. Spiega a Milano, l’amministratore delegato di AdR, Ugo de Carolis. “Il traffico merci e quello passeggeri sono, per Fiumicino, un binomio strategico per potenziare la crescita della redditività dei voli di linea, soprattutto per quanto riguarda il lungo raggio. La nostra peculiarità come aeroporto a vocazione ‘Cargo Belly’ – ha continuato de Carolis – ci prospetta sviluppi potenziali. Boeing stima che a livello mondiale il 57% delle merci cargo (esclusi i courier) viaggi nelle stive degli aeromobili passeggeri, un dato che secondo le previsioni può salire al 63% entro il 2035. Su Fiumicino stiamo inoltre individuando alcune fette di mercato, strettamente legate alle esigenze del territorio. Penso alle merci che necessitano di essere consegnate in tempi brevi come, ad esempio, i prodotti agroalimentari, provenienti dal Centro e Sud Italia. Ma anche a settori più specifici, quali la componentistica tecnologica, l’artigianato, il settore moda e farmaceutico”.