Dema lancia il MALE “Ultras”

Di Michela Della Maggesa

Si intensifica l’attività dell’Italia attorno a piattaforme unmanned. Anche l’azienda campana Dema ha presentato all’ultimo salone di Farnborough il suo primo velivolo senza pilota Ultras (Unmanned Lightweight Tactical Regional Areal System). Il sistema è stato sviluppato ed integrato da Dema in partnership con Techno System Developments e alcuni centri di ricerca, fra cui il Sictaenav, e Università. Il progetto è stato concepito in un momento di cambiamenti normativi, attualmente infatti l’Unione europea e l’Easa stanno riscrivendo le regole di certificazione assimilando tali sistemi a normali aeromobili con piloti a bordo, al fine di introdurre tali velivoli in spazi aerei non segregati in modalità “collaborativa con altri aerei e con i controllori di Volo (ATC).

Ultras – fa sapere l’azienda – è stato progettato e testato per soddisfare i futuri requisiti certificativi: è dotato di una serie di sensori “cooperativi” come l’ADS-B transponder e sensori di Detect and Avoidance, di un protocollo interno per garantire il Safe Termination, in caso di guasti,  di sistemi di comunicazione e controllo ridondati. Tale caratteristica è assolutamente innovativa se riferita agli attuali standard di mercato, con prodotti progettati per missioni in spazi segregati o militari, “laddove la mission, e non la safety, era l’obiettivo primario”. Si spiega.

“Oltre alla produzione e all’integrazione del sistema Ultras, Dema ha avviato una serie di collaborazioni lungo l’intera filiera delle tecnologie abilitanti di questi multi-sistemi dal momento che, ad oggi, non tutte le tecnologie necessarie a far volare tali apparecchi in spazi non segregati sono mature o standardizzate – chiarisce Danilo Malacaria, Responsabile R&D Dema – l’obiettivo è assicurare il rapido sviluppo di soluzioni altamente innovative, garantendo al tempo stesso la sicurezza e la privacy dei cittadini, nonché degli altri utenti dello spazio aereo.”

Il velivolo ha un peso al decollo di circa 250 kg, di cui 40 massimo di payload, e un’apertura alare di 8 metri, inserendosi nella classe di velivoli tattici o MALE. Rispetto al mercato di riferimento, Ultras ha un’autonomia di volo di circa 15-20 ore, funzione dell’altitudine, in un range di circa 200 km. “ un punto di forza dell’intera piattaforma poiché risulta essere maggiore del 20-30% rispetto ai velivoli della stessa classe”. Questo risultato è stato ottenuto grazie ad una spinta efficienza aerodinamica accoppiata alle prestazioni del motore pusher propeller, attualmente già certificato per applicazioni UAV. L’ottimizzazione aerodinamica ha inoltre reso il velivolo fortemente stabile garantendo così ottime performance anche in condizioni di tempo critiche, quali le forti raffiche di vento, motivo di fallimento di molte missioni unmanned nel passato.

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