Difesa, prime polemiche sulle nomine di Renzi

Di Michela Della Maggesa

Sarà il generale di divisione dell’Esercito, Carmine Masiello il nuovo consigliere militare di Palazzo Chigi. Lo ha deciso il premier nella tornata di nomine del 29 aprile scorso, che ha fatto seguito all’ultimo consiglio dei ministri. Attualmente capo di gabinetto di SMD, alle dirette dipendenze del capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, Masiello – dal 2010 al 2011 comandante della Brigata Paracadutisti Folgore, che è stata massicciamente presente sul teatro afghano -, ha una grande esperienza internazionale (che gli è valsa, tra gli altri riconoscimenti, la Legion of Merit nel 2012, tra le più alte onorificenze militari Usa, e la Legion d’Honneur nel 2014), tre lauree, e soprattutto una grande esperienza per quanto riguarda l’impiego delle Forze Speciali, sempre più al centro della scena, vista l’instabilità internazionale, specie sul fianco Mediterraneo, nell’intero comparto della Difesa, anche per quel che riguarda le future acquisizioni militari.
Sempre sul fronte Difesa, è stata decisa la nomina dell’ammiraglio, Valter Girardelli – capo di gabinetto del ministro Roberta Pinotti -, a capo di stato maggiore della Marina Militare. L’ammiraglio Girardelli prenderà il posto dell’ammiraglio De Giorgi, in scadenza a giugno. A lui Matteo Renzi ha rivolto un ringraziamento “per la sua straordinaria carriera, a cui nessun tipo di polemica può togliere qualcosa”, in riferimento alla bufera mediatica che ha investito il capo di SMM nelle ultime settimane. Trentino, classe 1955, Girardelli vanta tra gli ultimi incarichi quello di capo ufficio generale per la Pianificazione, Programmazione e Bilancio della Difesa (2008) e quello di vice segretario generale/direttore nazionale degli Armamenti, fino al 2015.
“Abbiamo scelto un metodo e fatto le nomine tutte insieme e scelto di farle solo per due anni, perche nel 2018 si voterà per eleggere un nuovo governo, che potrà rinnovare gli incarichi”. Ha spiegato il presidente del Consiglio al termine del Cdm. Ed è proprio questa indicazione temporale, altra  novità assoluta per il mondo militare, dopo “lo strappo” nel 2015 alla consueta turnazione tra Forze Armate nella nomina del capo di stato maggiore della Difesa, che ha già suscitato qualche perplessità tra gli addetti ai lavori, che non vedono troppo di buon occhio un legame così stretto delle Forze Armate con l’inquilino di Palazzo Chigi, chiunque esso sia. “Noi pensiamo di vincere, ma poiché siamo seri abbiamo dato un termine di due anni alle nomine”. Ha aggiunto Renzi. Bocche cucite al momento su chi sostiturà Masiello e Girardelli.
Fronte Sicurezza, come noto, è stata decisa la nomina di Alessandro Pansa ai vertici del DIS (che coordina i servizi segreti Aisi e Aise), al posto dell’ambasciatore Giampiero Massolo, dato dai più a Fincantieri. Pansa sarà sostituito al Viminale dal prefetto di Roma, Franco Gabrielli, mentre Mario Parente (ex ROS) andrà a capo dell’Aisi. Alla guida della Guardia di Finanza, al posto del generale Saverio Capolupo, ormai prossimo alla pensione, andrà l’attuale numero due, Giorgio Toschi, nonostante qualche resistenza, pare, da parte del Quirinale per le vicende legate al fratello.  “Quando si tratta di fare le nomine degli alti vertici istituzionali – ha detto ancora il premier – si scelgono personalità di comprovata esperienza”.