Il Dpp verso il Parlamento. Ecco cosa attendersi

Di Luigi Romano

Il Dpp 2020-2022 è arrivato alle Camere. Per Maria Tripodi (FI) “va apprezzata la ripartizione dell’80% delle risorse destinate al comparto industriale nazionale”. Ora, spiega Gianluca Rizzo (M5S), occorre “avviare un confronto tra governo e Parlamento che sia adeguato all’importanza dei temi trattati”. Sarà “un ottimo confronto”, assicura il sottosegretario Tofalo

Il Documento programmatico pluriennale (Dpp) per la Difesa è arrivato alle Camere. Inizia adesso il confronto tra Parlamento e governo, tra audizioni e approfondimenti che orienteranno gli obiettivi strategici. Firmato dal ministro Lorenzo Guerini, il documento attesta un focus maggiore sugli investimenti, prediligendo i programmi a forte innovazione, a carattere interforze e a maggior ritorno di lavoro per l’industria nazionale. E così, spiega Maria Tripodi, capo gruppo di Forza Italia in Commissione Difesa alla Camera, “sono la base per il rilancio del settore”.

RISORSE PER IL PAESE

“Finalmente – ha aggiunto – il governo traccia una linea chiara e netta in un settore vitale della nostra economia, nonché strategico per la nostra storica collocazione atlantica”. Al netto della polemica sul ritardo con il quale l’atto è stato trasmesso alle Camere, “reputo invece che vada apprezzata la ripartizione dell’80% delle risorse destinate al comparto industriale nazionale”, ha rimarcato la Tripodi. Si tratta di risorse “straordinariamente necessarie per sostenere l’occupazione e il tessuto produttivo di asset fiore all’occhiello del made in Italy”. Per la capo gruppo di Forza Italia in commissione è “importante avere nella disponibilità del comparto un budget pari a 22,9 miliardi di euro, cioè l’ 1,5% in più rispetto al 2019, a fronte anche di una non trascurabile diminuzione del Fondo europeo di Difesa (Edf)”, il principale strumento messo in piedi da Bruxelles per la Difesa comune, al momento con una previsione di dotazione pari a 7 miliardi di euro per 7 anni (2021-2027).

I PROGRAMMI AL VIA

“Le risorse impiegate nel Dpp andranno ad incidere direttamente nella realizzazione di programmi tanto attesi quanto fondamentali per le nostre Forze armate: l’aggiornamento dei programmi Predator, dei missili Aster, fino al sistema di difesa Camm-Er, al veicolo tattico multiruolo e ai nuovi cacciatorpedinieri, solo per citarne alcuni”. Resta comune “evidente”, ha spiegato la Tripodi, che c’è “ancora da fare per implementare un settore che rappresenta il concept di sistema-Paese, e a tal proposito sono convinta che tutte le forze politiche debbano lavorare, facendo fronte comune nel superiore interesse nazionale”. Forza Italia, ha assicurato, “darà il proprio contributo”.

“UN PASSAGGIO FONDAMENTALE”

Come spiegato dal presidente della Commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo, adesso “si tratta di avviare sulle linee guida un confronto tra governo e Parlamento che sia adeguato all’importanza dei temi trattati”. Per le Camere, la discussione del Dpp “rappresenta un passaggio fondamentale”, considerando che esso “definisce il quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l’elenco dei programmi d’armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del ministero dello Sviluppo economico”. Per quanto riguarda il ritardo (imputabile alla pandemia e alla ripartizione dei cosiddetti “fondoni”), il presidente Rizzo, in quota M5S, ha spiegato che “insieme al governo dovremo studiare azioni tese ad evitare abbia in futuro a ripetersi”. Intanto, “nei prossimi giorni – ha aggiunto – nominerò il deputato relatore del provvedimento e insieme all’Ufficio di presidenza decideremo il calendario delle personalità da audire presso la commissione Difesa”.

IL PUNTO DI TOFALO

Il sottosegretario Angelo Tofalo si è detto “certo di “un ottimo confronto anche grazie alla sinergia con i presidenti di commissione di Camera e Senato”. Il Documento, ha rimarcato, “traccia in modo chiaro la direttrice lungo la quale la Difesa intende muoversi nei prossimi anni, in linea con gli attuali scenari internazionali e le esigenze interne del Paese”. D’altra parte. “lo abbiamo visto anche nel corso di questa emergenza legata al Coronavirus, quanto sono strategiche le nostre Forze armate, che hanno impegnato da subito il personale militare e civile in prima linea”. E dunque, “investire nella Difesa vuol dire quindi garantire una sempre maggiore sicurezza ai nostri militari e poter disporre di assetti sempre pronti a intervenire; inoltre, coinvolgendo il settore industriale nel processo di ammodernamento del comparto Difesa, riusciamo ad assicurare una positiva ricaduta economica e una crescita occupazionale per il sistema-Paese”.

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