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Vitrociset inaugura due nuove sedi internazionali, a Kuala Lumpur e a Tolosa. Oltre che sul territorio nazionale, Vitrociset è stabilmente presente in Germania, Olanda, Belgio, Turchia, Guyana Francese e Kenya. “La decisione di aprire due nuovi Regional Office è coerente  – fa sapere l’azienda – con la strategia di internazionalizzazione e di crescita che intende cogliere nuove sfide e opportunità date dal mercato internazionale”.
La sede di Tolosa, che fa capo a Vitrociset Belgium, ha la funzione di supportare l’azione di crescita delle Business Unit Defense, Homeland Security, Space & Transport e Government & Industries. La decisione di aprire una sede a Tolosa, città in cui ha sede il Cnes – Centro Nazionale di Studi Spaziali – nasce dall’obiettivo di Vitrociset di rafforzare la sua presenza sul mercato francese, consolidando il proprio presidio in ambito europeo nel mercato aerospazio.
Attraverso la sede di Kuala Lumpur e le numerose collaborazioni già attive in Paesi come Singapore, Filippine, Vietnam, Brunei, Taiwan, Myanmar e Indonesia, Vitrociset potrà esportare anche nel Far East le proprie competenze distintive per il trasporto (Intelligent Transport System e Controllo del Traffico Aereo), per la difesa (realizzazione e gestione di Test Range, Supporto Logistico Integrato, refitting di sistemi, Comando & Controllo, Modeling & Simulation), la Sicurezza (protezione delle infrastrutture critiche, dei confini e del territorio, Cyber Defence) e lo spazio (servizi a valore aggiunto basati su tecnologie spaziali come navigazione, localizzazione e osservazione della terra).
L’area del Far East è strategica per Vitrociset, dal momento che offre importanti prospettive di sviluppo per i mercati delle aree trasporti, difesa e sicurezza. Secondo le previsioni degli analisti , infatti, l’area “Asia Pacific” nel prossimi anni i registrerà una spesa crescente per la difesa, fino a raggiungere una cifra finale di 474 miliardi di dollari, pari al 28% della spesa mondiale in tale settore. Inoltre, per i i trasporti aerei si prevedono incrementi del numero di passeggeri del 6% annuo circa. Il traffico aereo all’interno dell’area rappresenterà, nel 2017, il 31,7% del traffico aereo globale (era al 28,2% nel 2012) e gli investimenti in aeroporti e sistemi ATC si muoveranno allo stesso ritmo.