E cinque! Il Vega rilascia in orbita Sentinel-2A

Di Michela Della Maggesa

Cinque successi consecutivi. Anche questa volta il lanciatore europeo Vega, sviluppato e costruito per il 65% in Italia da Elv (70% Avio 30% Asi), ha portato a termine la sua missione e ha rilasciato il satellite Sentinel-2A, il secondo della famiglia di 6 satelliti del programma di monitoraggio ambientale europeo Copernicus. Il Vega, ha alle spalle 4 lanci puntuali e perfetti in poco più di 3 anni. Al programma Vega, concepito dall’Agenzia spaziale italiana negli anni Novanta e finanziato dalla stessa per il 60%, partecipano anche Francia, Olanda, Svizzera, Belgio, Spagna e Svezia. Al progetto hanno partecipato numerose aziende italiane: dal principale partner industriale Avio, al contributo di Selex ES, Rheinmetaal Italia, Telespazio, Cira, Università di Roma e Mbda. “Con questo lancio perfettamente riuscito, Vega ha dimostrato ancora una volta le sue doti di affidabilità ed efficienza, frutto della preparazione del team di Avio, Elv e dei nostri partner”. Ha detto subito dopo il lancio Pier Giuliano Lasagni, amministratore delegato di Avio. “Vega si è ormai stabilmente inserito nel mercato mondiale dei lanciatori come una delle soluzioni più attraenti per chi cerca accesso allo spazio e Avio di conseguenza si sta affermando come un player strategico nel settore”.
Sul centro spaziale di Kourou, base di lancio del Vega, hanno poi lavorato Vitrociset, Cgs, Telespazio Siem, e sono inoltre presenti le società partecipate, Europropulsion e Regulus, per la produzione del motore a propellente solido del lanciatore. Oltre al lanciatore il ruolo dell’Italia è determinante anche per la gestione operativa del programma: e-Geos (società Asi/Telespazio) di Matera acquisirà i dati della missione Sentinel-2A, e realizzerà il processamento in Near Real Time dei prodotti della missione, come aveva fatto per la prima sentinella Sentinel-1A. Il satellite offrirà una visione nel visibile dell’ambiente terrestre, unendo l’alta risoluzione a nuove capacità multispettrali. L’obiettivo è monitorare i cambiamenti nella copertura del suolo e il monitoraggio della vegetazione a livello globale, offrire informazioni sull’inquinamento delle acque, fornire immagini di inondazioni e eruzioni vulcaniche contribuendo a delineare le aree colpite. Copernicus è un programma della Commissione europea, che mira a fornire all’Europa un accesso continuo, indipendente e affidabile a dati e informazioni relativi all’Osservazione della Terra.
Studiato per trasferire in orbita bassa (a circa 700 km dalla Terra) o eliosincrona satelliti per uso istituzionale e scientifico, per l’osservazione della Terra ed il monitoraggio dell’ambiente, il Vega nella configurazione attuale è in grado di mettere in orbita satelliti di massa fino a 1.500 Kg. Il mercato del lanciatore è attualmente quello istituzionale, ma soggetto ad ampliarsi, per effetto delle sue versioni evolute, la C, capace di portare in orbita fino a 1.800 Kg a partire dla 2018, e la E, che oltre il 2020 potrà caricare payload fino a 3 tonnellate. La cadenza di lanci attuale del Vega è di 3 lanci ogni anno, ma per le versioni successive, si potrà arrivare fino a 5. Tra gli elementi di maggiore strategicità del lanciatore – oltre a rappresentare un’avanguardia tecnologica e strategica con competenze saldamente in Italia -, c’è l’utilizzo dello stesso motore booster, il P120, sul primo stadio di Vega e sul futuro lanciatore pesante dell’Esa, Ariane 6. La produzione del motore sarà effettuata nello stabilimento Avio di Colleferro con una stima di 34-36 unità annuali. Questo permetterà ad Avio di abbassare i costi del motore, sia attraverso l’aumento dei volumi di acquisto delle stesse materie prime, sia attraverso l’utilizzo degli stessi impianti e di maestranze comuni, con migliore assorbimento dei costi di struttura, a vantaggio di entrambi i vettori.

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