Ecco Flying-V, l’aereo del futuro per KLM

Di Michela Della Maggesa

“Flying-V”, così è stato battezzato il concept per un nuovo velivolo al quale sta lavorando KLM, unitamente alla facoltà di ingegneria aerospaziale dell’università di Delft, dopo la firma di un accordo di cooperazione mirato a rendere l’aviazione sempre più sostenibile. In particolare, il vettore olandese contribuirà alla ricerca di TU Delft per mettere a punto un concetto di volo innovativo, che contempla un approccio completamente diverso alla progettazione degli aeromobili, a supporto dei futuri voli a lunga distanza.

Il velivolo mostrato ha la stessa apertura alare di un Airbus A350. Questo consentirà al Flying-V di poter operare sulle infrastrutture aeroportuali esistenti, di usare gli stessi gate, piste e hangar. Inoltre di poter trasportare lo stesso numero di passeggeri (314 nella configurazione base) e lo stesso volume di merci (160 m3). Il progetto prevede un aereo più piccolo dell’A350, per consentire una minore resistenza aerodinamica.

Il design del velivolo presentato a Seul, prevede cabina passeggeri, stiva e serbatoi integrati nelle ali. Il miglioramento apportato all’aerodinamica e il peso ridotto consentiranno un risparmio di carburante del 20% rispetto al widebody europeo, che rappresenta la soluzione ad oggi più avanzata sul mercato. Un modello in scala e una sezione full-size degli interni del velivolo saranno presentati ad Amsterdam, il prossimo ottobre, in occasione dei 100 anni del vettore olandese.

Il Flying-V – assicura KLM – offrirà ai ricercatori un opportunità unica per migliorare l’esperienza di volo dei passeggeri, dalla disposizione dei posti a sedere, al design di sedili e toilette. Tutto dovrà essere il più leggero possibile per massimizzare l’efficienza fornita dalla nuova forma a V. L’avveniristico aeromobile contempla motori turbofan di nuova concezione già sul mercato. Nel design attuale vola ancora a kerosene, ma potrà essere facilmente adattato alle innovazioni, usando ad esempio turboventole potenziate elettricamente.  

“Negli ultimi anni KLM è stata un pioniere della sostenibilità nel trasporto aereo”. Ha dichiarato Pieter Elbers, KLM President & CEO.  “L’aviazione ha dato tantissimo al mondo, offrendo l’opportunità di connettere le persone. Questo privilegio è associato ad una grande responsabilità per il pianeta e KLM la prende molto sul serio. Abbiamo investito in sostenibilità su più fronti”. ”L’aviazione contribuisce per circa il 2,5% alle emissioni globali di CO2 e l’industria è ancora in crescita, quindi abbiamo davvero bisogno di guardare ad aerei più sostenibili”. Spiega il capo del progetto, Roelof Vos. “Il nostro obiettivo finale è quello di un volo a emissioni zero. La collaborazione con KLM ci offre una grande opportunità per un vero cambiamento”. Ha concluso Henri Werij, preside della facoltà TU Delft. KLM punta ad avere un primo aereo tra il 2040 e il 2050.