Enac fa un bilancio del suo Regolamento sui droni

Di Michela Della Maggesa

L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha presentato un primo bilancio ad un anno dalla pubblicazione del suo Regolamento “Mezzi aerei a pilotaggio remoto” e a sette mesi dall’entrata in vigore, lo scorso 30 aprile. Il bilancio è stato presentato da Carmine Cifaldi, direttore Regolazione Navigabilità Enac, nell’ambito della conferenza “L’Italia dei droni”, terzo appuntamento del ciclo “Roma Drone Conference”, organizzato dall’associazione Ifimedia e da Mediarkè, con il patrocinio dell’Enac.
Il Regolamento presenta due diverse modalità per poter operare con gli aerei a pilotaggio remoto: attraverso la presentazione di una dichiarazione (autocertificazione) per operazioni non critiche e un’autorizzazione per operazioni critiche. “Ad oggi – spiega l’Ente – su circa 330 dichiarazioni presentate sono state accettate e pubblicate 176 dichiarazioni per attività sperimentale e 77 per operazioni specializzate. Sono state autorizzate 8 operazioni critiche e 15 richieste sono in fase di  valutazione”. Enac ha poi ricevuto 5 domande di certificazione di tipo.
Per ottemperare alla necessità di qualificazione del pilota da parte degli operatori sono sorte molte scuole: al momento risultano approvate 43 Training Organization per impartire corsi teorici e 3 per corsi teorici pratici. In questo ambito “80 richieste sono attualmente sotto esame”. L’articolo 8.17 del Regolamento che stabiliva che per l’assolvimento degli adempimenti, l’operatore può avvalersi di organizzazioni riconosciute dall’Enac, “ha aperto la possibilità di nuove tipologie di organizzazioni, quelle dei consulenti. Una è già stata approvata e 15 sono in corso di valutazione”.
L’anno in corso ha visto un’intensa attività di Enac per presentare la normativa, discuterne l’applicazione e ricevere suggerimenti e osservazioni dall’utenza. Dopo un primo workshop sul Regolamento in gennaio, si sono tenuti due Master UAS in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e con l’Ordine degli ingegneri. Enac è stato presente in 23 workshop, ha incontrato l’associazione delle assicurazioni avviato incontri con le istituzioni in particolare con la Polizia di Stato ed il Ministero dell’Interno su aspetti relativi alla security e sanzioni. Il Regolamento è stato presentato alla Commissione Difesa della Camera ed illustrato anche a livello internazionale: al Jarus, il gruppo che si occupa di predisporre  la normativa per i droni in Europa e negli Usa Conferenza Icuas 2014.
Sul piano normativo, oltre alla circolare applicativa, sono state predisposte sull’argomento note esplicative e linee guida, che trattano specifici aspetti della materia che, sebbene ancora in bozza, sono state fornite a operatori e costruttori per guidarli negli accertamenti atti a soddisfare i requisiti regolamentari.  Recentemente è stata poi pubblicata una nota ad hoc sui criteri utilizzabili in alcune tipologie di aree critiche.
“I numeri  – sostiene Cifaldi – segnalano che dopo un primo momento di incertezza nell’utenza, l’approccio adottato dall’Enac in materia risulta venir incontro alle esigenze di operatori e costruttori, tale che può essere espresso un bilancio positivo di questi primi 7 mesi di applicazione del Regolamento”.  Il flusso delle domande è costante giorno dopo giorno, questo ci fa sperare di poter ridurre gli aspetti relativi ad attività ancora non legali in questo settore”. Ultimamente è stato avviato un processo per l’informatizzazione delle modalità di presentazione delle dichiarazioni e domande di autorizzazioni, per ridurre, grazie all’apposita procedura online, i tempi di elaborazione delle richieste da parte dell’Enac.