Enav, la prima trimestrale 2017

Di Redazione Airpress

Il consiglio di amministrazione di Enav, riunitosi oggi sotto la nuova presidenza di Roberto Scaramella, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017. La trimestrale “ha registrato una buona performance, nonostante la tipica stagionalità del settore, che in questo periodo dell’anno segna i livelli più bassi di attività, a fronte di un trend di costi lineare durante tutto l’anno”, fa sapere la Società. Va anche rilevato che il primo trimestre 2017, rispetto allo scorso anno, bisestile, sconta sia un giorno in meno di attività, sia l’assenza dei flussi di traffico per le vacanze pasquali che quest’anno sono state nel mese di aprile mentre nel 2016 in marzo con conseguenti effetti sia sul traffico di rotta che di terminale.

Il traffico di rotta complessivo espresso in unità di servizio (una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo e, nel caso del traffico di rotta, anche della distanza percorsa dallo stesso), nonostante il traffico internazionale commerciale abbia registrato un andamento positivo dello 0,6%, ha mostrato una flessione complessiva dell’1%. Tale dato è dovuto principalmente alla riduzione delle unità di servizio del traffico nazionale commerciale, diminuite del 2,9% e del traffico di sorvolo commerciale, in riduzione del 2% a causa del persistere della no-fly zone sulla Libia che impatta negativamente sui collegamenti tra Europa e Africa e quindi sulla perdita delle tratte che prima attraversavano lo spazio aereo italiano.

Il traffico di terminale (che riguarda le attività di decollo e atterraggio nel raggio di 20 km dalla pista), registra una lieve flessione dello 0,6% delle unità di servizio rispetto al 2016. Da segnalare la crescita dei grandi aeroporti del nord (Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio e Venezia Tessera) che registrano un aumento globale medio del 2,6% delle unità di servizio.

I ricavi totali si attestano a 176,4 milioni di euro, in lieve flessione dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. I ricavi da attività operativa sono invece cresciuti del 2,5%, raggiungendo i 161,5 milioni di euro di cui 158,3 milioni di euro sono ricavi da core business (+2,3% rispetto al 1° trimestre 2016). L’aumento dei ricavi da attività operativa è da attribuire principalmente al buon andamento delle unità di servizio sviluppate sui grandi aeroporti del nord, nonché alle diverse dinamiche di tariffa applicata sugli aeroporti a basso traffico. I ricavi da terminale, infatti, ammontano a 43,4 milioni e registrano un incremento del 7,5% rispetto al primo trimestre del 2016. Sul risultato positivo dei ricavi da attività operativa ha anche contribuito il trend positivo dei ricavi realizzati sul mercato non-regolato con 3,1 milioni di euro (+16% rispetto al primo trimestre 2016).

Il balance, meccanismo che prevede il recupero o la restituzione ai vettori degli effetti derivanti dallo scostamento tra il traffico aereo previsto nel piano tariffario e quello effettivo rilevato a consuntivo nonché il recupero totale dei costi e del traffico per i servizi erogati sugli aeroporti minori, ha contribuito ai ricavi per 6,3 milioni di euro, in riduzione del 45,2% rispetto allo scorso anno.

Nei primi tre mesi dell’anno, il Gruppo “ha proseguito nel suo percorso di recupero di efficienza grazie ad interventi su specifiche voci di spesa e alla progressiva razionalizzazione dei processi tra le società”, fa sapere la Società. I costi operativi si attestano a 147,7 milioni di euro in diminuzione dell’1,1% rispetto al 1° trimestre 2016. Nello specifico, il costo del personale è sceso dello 0,1% a seguito della riduzione dell’organico di 18 unità medie e 36 effettive. Tale risultato è oltremodo significativo considerando i costi legati all’addestramento del personale operativo per l’implementazione della piattaforma free route, un progetto innovativo sulla possibilità di far volare gli aerei su percorsi più brevi, che Enav, primo tra i grandi service provider in Europa, ha lanciato lo scorso dicembre. Grazie al free route le compagnie aeree che volano in Italia risparmiano, ogni giorno, complessivamente circa 162mila kg di carburante. I costi esterni si attestano a 36,1 milioni di euro e sono in riduzione del 3,2% rispetto al primo trimestre del 2016 principalmente per effetto dei risparmi ottenuti sulle spese legate alle assicurazioni e ad una più efficiente gestione del magazzino.

Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) cresce del 2,6% rispetto al 2016 attestandosi a 28,7 milioni di euro con un Ebidta margin del 16,3% (15,8% del primo trimestre 2016). L’Ebit registra un valore pari a -2,9 milioni di euro in netto miglioramento per 3,8 milioni di euro rispetto ai -6,7 milioni di euro del primo trimestre 2016.

Il Gruppo chiude così il primo trimestre 2017 con un risultato netto negativo di 4,2 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al dato negativo di 8,8 milioni di euro del primo trimestre 2016. Va sottolineato che il primo trimestre risente di un effetto negativo tipico della stagionalità del traffico aereo, a fronte di una linearità dei costi. L’indebitamento finanziario netto nel primo trimestre del 2017 si attesta a 125,6 milioni di euro, in aumento di 25,5 milioni di euro rispetto al dato del 31 dicembre 2016. La variazione negativa della posizione finanziaria netta è attribuibile principalmente al versamento della terza tranche della partecipazione in Aireon, la piattaforma satellitare che entro il 2018 consentirà la sorveglianza dello spazio aereo su tutto il globo e alla dinamica di periodo del circolante con particolare riferimento al pagamento delle forniture.

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