L’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo (Enav) ha presentato oggi la domanda di ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie della Società nel mercato telematico azionario di Borsa Italiana. È l’ultimo passo di un processo che ha origine dalla privatizzazione dell’Ente nel 2014, e che è stato guidato dall’amministratore delegato Roberta Neri, che già a gennaio aveva detto: “la quotazione di Enav ha prospettive di successo. La società è in grado di generare flussi di cassa costanti e in questo senso stiamo costruendo l’equity story”. La via per la quotazione in borsa è poi iniziata formalmente a marzo, quando l’Assemblea degli azionisti, riunitasi sotto la presidenza di Ferdinando Franco Falco Beccalli, aveva approvato il progetto di quotazione in borsa. Già allora si scelse di modulare l’operazione con l’offerta di vendita di azioni per un massimo del 49% del capitale sociale, con la possibilità di riservare una tranche ai dipendenti e un collocamento agli investitori istituzionali italiani ed internazionali. Ad aprile, sulla scia degli incoraggianti risultati del bilancio 2015 (assistiti ben 1.857.728 voli, ricavi pari a 849,6 milioni di euro), Enav aveva poi presentato la richiesta di ammissibilità alla quotazione a Borsa Italiana e depositato contestualmente il documento di registrazione per l’approvazione presso la Consob. Proprio dalla Consob è arrivata l’approvazione del Documento di Registrazione, della Nota Informativa e della Nota di Sintesi, che costituiscono il Prospetto Informativo relativo all’offerta pubblica di vendita e all’ammissione alla quotazione, necessario per la domanda presentata oggi a Borsa Italiana.