Nel corso del viaggio in Italia, ieri il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha incontrato anche i rappresentanti dell’industria nazionale. Nella mattinata il colloquio con Papa Francesco, poi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e infine con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. A palazzo Chigi, con il premier c’erano anche i ministri di Esteri, Difesa, e Sviluppo economico, Angelino Alfano, Roberta Pinotti e Carlo Calenda.
In serata, la cena con gli esponenti dell’industria nazionale. All’interno della delegazione italiana, accompagnata dal segretario generale della Farnesina Elisabetta Belloni, era forte la componente del comparto difesa e aerospazio. Con il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, c’erano infatti anche il presidente di Fincantieri e presidente dell’Ispi Giampiero Massolo, il prefetto Gianni De Gennaro, presidente di Leonardo, il presidente di Elettronica Enzo Benigni, e l’amministratore delegato di MBDA Italia Pasquale Di Bartolomeo. Non a caso, durante l’incontro Erdogan ha citato gli elicotteri di Leonardo (il Gruppo di piazza Montegrappa partecipa a importanti progetti civili e militari quali il multiruolo d’attacco T129, basato sull’A129) e il consorzio franco-italiano Eurosam, di cui MBDA detiene la maggiorana.
A inizio anno, durante il viaggio a Parigi che lo ha portato a incontrare il presidente Emmanuele Macron, Erdogan aveva presenziato alla firma dell’accordo per lo sviluppo di un sistema di difesa aerea a lungo raggio, il cui studio è stato affidato proprio ad Eurosam. “Tra Francia, Italia e Turchia – aveva detto in quell’occasione Erdogan – abbiamo una cooperazione a tre nel settore dell’industria della difesa, penso che questo sia molto importante, anche riguardo alla solidarietà tra i nostri Paesi”. A novembre, in occasione della ministeriale Nato a Bruxelles, una lettera d’intenti era stata firmata dai ministri della difesa dei tre Paesi, che avevano deciso di approfondire la cooperazione nel settore a partire proprio dalla parte aerea e missilistica. Da anni, la Turchia sta cercando di completare il proprio sistema Loramids (Long-Range Air and Missile Defense System). Lo farà probabilmente con il sistema missilistico terra-aria Samp/T (che usa i missili Aster 30), sviluppato da Eurosam che ha firmato a Parigi l’accordo insieme ai partner turchi Aselsan e Roketsan. Nello specifico, l’intesa ha una durata di 18 mesi e sarà seguita da un successivo accordo di produzione che dovrebbe prevedere un programma di tre anni che, secondo i piani, sarà pronto per la metà del prossimo decennio per offrire copertura da una vasta gamma di minacce dal cielo (velivoli stealth, Uav, missili da crociera e missili balistici).