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Oxia Planum, in prossimità dell’equatore di Marte, è il sito “primo candidato” per il landing del rover di Exomars nel 2018, la missione dell’Agenzia Spaziale Europea di esplorazione robotica del pianeta rosso, effettuata in collaborazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos. L’annuncio ufficiale è stato diffuso dall’ESA ieri dal Centro europeo per la ricerca scientifica e tecnologica (Estec) in Olanda. La ‘rosa’ di candidati, anticipata sempre ad Estec la scorsa settimana e punto di arrivo di una ricerca cominciata a dicembre 2013, comprendeva oltre a Oxia Planum altri tre siti tra loro vicini, tutti accomunati dall’influsso di acqua nel passato con l’esposizione di rocce antiche accessibili dalla superficie:  Mawrth Vallis, Hypanis Vallis e Aram Dorsum.
“La pianura di Oxia – spiega il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston – è ritenuta ricca di ghiaccio ed acqua e sarà nei prossimi anni al centro dell’attenzione degli scienziati planetari. Qui atterrerà il lander di Exomars 2018 con il perforatore costruito in Italia che andrà a cercare cosa c’è sotto la superficie fino ad una profondità di 2 metri. Si tratterà di una prima mondiale, come è stato per Rosetta e Phile sulla cometa 67/P. Una prima – conclude Battiston –  in cui l’Italia, con l’Asi e i suoi scienziati, è in prima fila”. Exomars è una missione di esplorazione articolata in due fasi. Il lancio della prima, con l’orbiter e il modulo dimostrativo di discesa e atterraggio Schiaparelli, è previsto nel 2016 con l’arrivo su Marte 7 mesi dopo. La seconda fase, il cui lancio è in programma nel 2018, prevede l’atterraggio sul pianeta rosso nel 2019 con un rover il cui principale obbiettivo è trovare tracce di vita, passata o presente.