Individuato il sito di accometaggio del lander Philae

Di Michela Della Maggesa

È stato svelato il luogo di accometaggio di “Philae”, il lander che la sonda Rosetta rilascerà l’11 novembre sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. È la prima volta in assoluto nella storia che viene pianificato un atterraggio su una cometa. “Quella di Philae è un’impresa mai tentata prima. È rischiosa, ma sarà un punto di svolta nelle attività di esplorazione dell’universo che resterà – ha dichiarato Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia spaziale italiana – come passo fondamentale che non dimenticheremo, per il quale abbiamo la soddisfazione di sottolineare il grande contributo messo in campo dall’Italia attraverso l’Asi”. Il 6 agosto Rosetta aveva centrato l’obiettivo, effettuando il rendez-vous con la cometa, da cui la separavano solo 100 km. Da allora gli scienziati e gli ingegneri della missione hanno studiato i possibili siti di atterraggio per Philae. Nelle prime due settimane in orbita intorno alla cometa, la sonda ha collezionato informazioni preziose, mediante gli strumenti Osiris, Virtis, Giada, Miro, Alice e Rosina. Il Landing Site Selection Group, costituito da scienziati e tecnici  responsabili per la gestione del lander Philae, ha così potuto selezionare 5 siti per l’atterraggio del lander. Nel frattempo, la sonda Rosetta ha continuato ad osservare la cometa avvicinandosi a meno di 50 km dalla superficie, permettendo osservazioni più dettagliate dei siti selezionati. Nel corso di un meeting svoltosi tra il 13 e il 14 settembre, dalla rosa dei 5 è stato selezionato il luogo principale che verrà proposto allo SC di Philae e ad Esa come sito di atterraggio per Philae (l’adozione finale è prevista ad ottobre). Il sito identificato è noto al momento come Sito J. “Il Sito J è quello che meglio tra tutti riesce a coniugare le esigenze degli scienziati con i vincoli di sistema e della dinamica di volo”. Ha detto Mario Salatti, co-project manager per il lander Philae. “Il tempo di discesa dal momento di distacco dall’orbiter all’atterraggio è di poco più di 7 ore e permette di svolgere le operazioni pianificate nella prima sequenza di investigazioni con l’energia a disposizione nelle batterie e con l’energia solare garantita dalle buone condizioni di illuminazione (circa 7 ore, seguite da 5 di buio) di questo sito. La visibilità dell’orbiter è adeguata perché tutti i dati raccolti vengano scaricati sul satellite, nonché per il successo dell’esperimento Consert (condiviso tra orbiter e lander). Oltre al sito primario, è stato individuato un sito di back-up: il Sito C. “In poco più di un mese dall’arrivo alla cometa – continua Salatti -, la miriade di dati raccolti da Rosetta è stata processata a tempo record per permettere a tecnici e scienziati di operare una scelta”. Rosetta è una missione dell’Esa con contributi dei suoi Stati membri e della Nasa. Il lander Philae è stato sviluppato da un consorzio internazionale a guida di Dlr, Mps, Cnes e Asi.