Leonardo, completate le consegne Eurofighter all’Aeronautica militare

Di Luigi Romano

Terminate le consegne del programma Typhoon all’Aeronautica militare. La Forza armata ha ricevuto oggi l’ultimo e più avanzato Eurofighter, “IS082”, realizzato da Leonardo, decollato dallo stabilimento torinese di Caselle e ora pronto a proteggere i cieli italiani. È solo il più recente passaggio italiano di uno dei maggiori progetti di collaborazione internazionale della storia del Vecchio continente. A suggellarle il traguardo una cerimonia con il capo di Stato maggiore dell’Am Alberto Rosso, l’ad di Leonardo Alessandro Profumo e il neo capo della divisione Velivoli di Leonardo Marco Zoff.

“Il percorso di collaborazione che celebriamo oggi, rappresentato da un aereo dalle capacità straordinarie, è frutto di una visione strategica sovranazionale di lungo periodo, politica e industriale, che ha consentito all’Europa di disporre di un proprio asset per la sicurezza e di beneficiare di un programma che ha saputo essere un acceleratore tecnologico e un motore di sviluppo unico nella storia del nostro continente”, ha detto Profumo. E così, ha aggiunto, l’Eurofighter “sarà elemento cardine nel percorso di innovazione volto a salvaguardare la piena sovranità tecnologica europea nei prossimi anni”.

“La consegna di quest’ultimo velivolo (il 96esimo, ndr), che va a completare la flotta degli Eurofighter che costituiscono il principale strumento dell’articolato e complesso sistema di difesa aerea nazionale e della Nato, rappresenta una pietra miliare per il programma”, ha rimarcato il generale Rosso. “Il velivolo, che ha dato prova di essere una macchina affidabile, flessibile e versatile, si appresta ad affrontare nuove sfide tecnologiche per continuare a garantire al meglio la sicurezza dei cieli italiani e la difesa degli interessi nazionali, grazie ad una gamma ampia di capacità operative complementari a quelle di difesa aerea, dall’Intelligence Surveillance Reconnaissance (ISR) fino all’attacco al suolo”, ha aggiunto.

D’altra parte, spiega Leonardo, l’Eurofighter nasce come una piattaforma aperta, “con un programma di aggiornamento e miglioramento tecnologico ben definito, che ne garantisce la competitività durante tutto il ciclo di vita”. Inoltre, “tecnologie costantemente in evoluzione, sia a bordo del velivolo sia nell’ambito del supporto logistico, ne aumentano l’efficacia operativa, le capacità di sopravvivenza e l’economia di gestione”.

Il programma è gestito dal consorzio Eurofighter GmbH, società con sede a Monaco (Germania) partecipata da Leonardo, BAE Systems e Airbus Defence & Space per Germania e la Spagna. Da parte governativa, è gestito dall’agenzia Nato Eurofighter & Tornado Management Agency (Netma), costituita per soddisfare le esigenze di approvvigionamento delle Forze aeree dei quattro Paesi partecipanti: Italia, Regno Unito, Germania e Spagna. Oltre ai quattro paesi partner, che hanno già ordinato 472 Typhoon, i clienti internazionali portano il totale a623 aerei ordinati. In termini occupazionali coinvolge in Europa più di centomila persone di cui oltre ventimila in Italia (fra occupazione diretta, indiretta e indotta). Tra i 400 fornitori del programma, 200 sono in Italia.

Difatti con le sue attività Leonardo realizza circa il 36% del valore. L’azienda di piazza Monte Grappa è protagonista anche dell’evoluzione dell’Eurofighter, grazie al nuovo radar a scansione elettronica Aesa che “incrementa performance e competitività del velivolo nell’ottica di garantirne il posizionamento in un mercato internazionale significativo per il prossimo decennio”. Nello stabilimento di Caselle sono attualmente in produzione gli Eurofighter destinati alla Forza aerea del Kuwait, i primi che saranno consegnati tale configurazione.