Eurofighter, firmato l’accordo con il Qatar per 24 Typhoon

Di Redazione Airpress

Sei miliardi di sterline per 24 caccia Eurofighter Typhoon con consegne a partire dal 2022. Sono questi i numeri dell’accordo siglato ieri a Doha dal segretario alla Difesa britannico Gavin Williamson e dalla controparte qatariota, Khalid bin Mohammed al Attiyah. I velivoli saranno assemblati nel Regno Unito da BAE Systems, coinvolgendo in particolare il sito di Warton, nel Lancashire, dove l’intesa “assicurerà lavoro sulla linea di produzione per i prossimi dieci anni”, fa sapere il ministero della Difesa britannico. Si tratta del più grande accordo d’export per il Typhoon negli ultimi dieci anni, e include un accordo con MBDA per i missili Brimstone e Meteor e con Raytheon per gli armamenti Paveway IV.  L’accordo include inoltre training e cooperazione tra l’Aeronautica inglese e qatariota, che prevederà anche addestramento dei piloti del Qatar nel Regno Unito.

“Questi formidabili jet incrementeranno la capacità delle Forze armate del Qatar di affrontare le sfide che condividiamo in Medio Oriente, supportando la stabilità regionale e garantendo sicurezza”, ha detto il segretario Williamson.

“Siamo felici di iniziare un nuovo capitolo nello sviluppo di un rapporto di lungo termine con lo Stato del Qatar e con le sue Forze armate, e non vediamo l’ora di lavorare fianco a fianco con i nostri clienti così da consentire loro di sviluppare capacità militari”, ha invece commentato il chief executive di BAE Systemes Charles Woodburn. La responsabilità dell’accordo, che era stato annunciato a settembre con la firma di un memorandum, spetta infatti a BAE Systems in qualità di prime contractor. “Il contratto è soggetto alle condizioni di finanziamento e al ricevimento da parte della Società del primo pagamento, che è previsto siano soddisfatti entro e non oltre la metà del 2018”, spiega l’azienda in una nota. Probabilmente, l’accordo non influirà sul piano di ristrutturazione che il Gruppo ha illustrato a ottobre, comprendente un taglio di circa 2mila posti di lavoro, previsto per allineare le capacità aziendali agli ordini e alle condizioni di mercato, che già teneva conto dell’intesa con il Qatar per i Typhoon.

L’accordo coinvolge però anche l’Italia, che partecipa al programma tramite Leonardo in qualità di partner industriale. Il contributo italiano vale circa il 20% complessivamente e il 60% per la parte avionica.