Primo volo per il Falco Xplorer, nuovo drone di Leonardo

Di michele

Debutto al volo per il Falco Xplorer, il nuovo velivolo a pilotaggio remoto di Leonardo, il più grande mai realizzato dall’azienda di piazza Monte Grappa. Decollato dalla base di Trapani-Birgi, il drone ha volato per circa un’ora sul Golfo di Trapani, rientrando e atterrando in sicurezza. “Si tratta di un importante risultato – spiega Leonardo in una nota – raggiunto anche grazie al supporto tecnico e ingegneristico fornito dal Reparto Sperimentale di Volo dell’Aeronautica militare nelle fasi di pianificazione del volo e delle attività collegate”.

Inizierà ora la fase di test per l’intera gamma di capacità del velivolo, dichiarato con capacità di volo per 24 ore, con un carico utile fino a 350 chilogrammi e una quota operativa superiore ai 24mila piedi (oltre settemila metri). Le prove, nota l’azienda, “certificheranno anche l’aeronavigabilità, ossia l’idoneità al volo, del Falco Xplorer in base allo standard Nato Stanag 4671, espandendo notevolmente il territorio sul quale il drone può operare”.

Presentato al Salone aerospaziale di Parigi Le Bourget dello scorso anno, il velivolo a pilotaggio remoto è stato progettato per assicurare a clienti militari e civili capacità di sorveglianza strategica e può essere offerto sia come sistema integrato, sia come servizio completamente gestito e operato da Leonardo. È pensato per missioni di intelligence, sorveglianza e riconoscimento, con versioni ulteriori già scelte dalle Nazioni Unite e da Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne. Il design del Falco Xplorer si basa sul riscontro operativo ricevuto dai clienti della famiglia di velivoli Falco.

Il nuovo sistema è dotato di una suite di sensori realizzati da Leonardo, che comprende il radar di sorveglianza multimodale Gabbiano T-80, il sistema di intelligenza elettronica SAGE, un dispositivo di identificazione automatica per missioni marittime e una torretta elettro-ottica. Un sensore iperspettrale opzionale consente, inoltre, di effettuare monitoraggio marittimo e ambientale. La funzionalità di collegamento satellitare permette operazioni oltre la linea di vista e, grazie ad un’architettura aperta, è possibile integrare facilmente sensori di terze parti. Inoltre, non essendo soggetto alle restrizioni dell’International Traffic in Arms Regulations (Itar) ed essendo conforme ai criteri per il Missile Technology Control Regime (Mtcr) classe II, il Falco Xplorer è esportabile in tutto il mondo.

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