Dopo il no di ieri del governo italiano al controllo congiunto dei cantieri navali francesi Stx, l’Eliseo ha rincarato la posta, tramite il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire. “Noi – ha dichiarato – vogliamo mantenere un controllo paritario dei cantieri navali di Stx France con i nostri amici italiani. Ma se rifiutassero la proposta onesta che gli è stata fatta, lo Stato eserciterà il suo diritto di prelazione”. La prospettiva di nazionalizzazione ha di fatto stoppato il piano di Fincantieri, il cui titolo è nel frattempo precipitato in Borsa (-13%), di controllare – dopo l’acquisizione all’asta, che ha fatto esultare gli italiani – gli storici cantieri di Saint Nazaire. “Su Stx siamo stati chiari fin dal principio”. Ha dichiarato tempo fa il titolare del ministero dello Sviluppo economico, Calenda. “Il precedente governo francese ha chiesto a Fincantieri di interessarsi, e Fincantieri lo ha fatto con un progetto industriale solido che ha alcune condizioni fondamentali, conosciute dal governo”. La trattiva si preannuncia bollente, dopo che il precedente esecutivo francese era giunto ad un accordo con Roma – ritenuto vincolante – per la maggioranza assoluta dei cantieri. In una nota il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha ribadito oggi le posizioni di chiusura dopo aver preso atto “con rammarico dell’orientamento del governo francese ad esercitare il diritto di prelazione”. “L’attuale esecutivo francese – ha sottolineato Padoan – ha deciso di cancellare accordi già presi sulla presenza di Fincantieri nella compagine sociale di Stx. Abbiamo dato la nostra disponibilità ad ascoltare le esigenze del nuovo governo, ma non c’è nessun motivo per cui Fincantieri debba rinunciare alla maggioranza e al controllo della società francese”. Intanto Giuseppe Bono, amministratore delegato del gruppo di Trieste, ha manifestato una certa fiducia sull’esito della vicenda, specie per l’appoggio ricevuto dall’easecutivo italiano in fase di negoziato, (ma allora c’era Hollande), e ha dichiarato agli analisti: “Non accettiamo di essere trattati meno dei coreani”, precedenti proprietari dei cantieri francesi. “Come sapete siamo ancora nella fase di negoziazioni con lo Stato francese per la definizione della struttura della futura governance in Stx France con nuove posizioni dopo le elezioni in Francia. Siamo fiduciosi che l’accordo sarà raggiunto, ma per noi resta la condizione che la combinazione delle due società possa creare ulteriormente valore. Per noi e per il governo su questo c’è impegno totale”. Nella migliore delle ipotesi “l’Airbus dei mari” a guida italiana dovrà attendere.