L’assemblea degli azionisti di Finmeccanica ha approvato nuova denominazione e bilancio 2015. In particolare, i risultati, che non includono le attività nel settore Trasporti cedute ad Hitachi e separatamente classificate, evidenziano ordini pari a 12.371 milioni di euro, leggermente inferiori al 2014. Su questa voce si registra il calo degli Elicotteri (anche per l’Oil&Gas) e dell’Aeronautica (slittamento di alcuni contratti da parte del cliente militare italiano), compensato dalla performance dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e dal favorevole impatto del cambio. Il portafoglio ordini ammonta a 28.793 milioni di euro ed caratterizzato da una “crescente solidità per effetto della più rigorosa selezione dei contratti acquisiti”, ed assicura al gruppo una copertura pari a circa due anni e mezzo di produzione. I ricavi sono pari a 12.995 milioni di euro, +1,8% rispetto al 2014. Positivo l’EBITDA per 1.866 milioni di euro, in crescita del 18,9% rispetto ai 1.569 milioni del 2014. Anche l’EBITDA margin, al 14,4% risulta in crescita di 210 bp rispetto al 12,3% del 2014. EBITA positivo per 1.208 milioni di euro, in decisa crescita (+23,3%) rispetto ai 980 milioni del 2014, che includeva oneri, pari a circa 100 milioni di dollari, relativi ad uno specifico programma di DRS. Tuttavia, anche escludendo tale effetto, si evidenzia un significativo miglioramento sostenuto dai benefici associati ai piani di efficientamento e riduzione dei costi. Il ROS si attesta al 9,3%, in aumento di 160 bp. EBIT positivo per 884 milioni di euro, +48,1% rispetto ai 597 milioni del 2014. Il risultato netto ordinario è positivo per 253 milioni di euro, 17 volte superiore rispetto ai 15 milioni positivi del 2014. Risultato netto positivo per 527 milioni di euro, 26 volte superiore rispetto ai 20 milioni positivi del 2014. In miglioramento di 684 milioni l’indebitamento netto di gruppo, pari a 3.278 milioni di euro. Al 31 dicembre 2014 era di 3.962 milioni. Il patrimonio netto è di 4.302 milioni di euro, 448 milioni superiore (+11,6%) ai 3.854 milioni di fine 2014. Conseguentemente, il rapporto debt-to-equity si attesta a 0,76 rispetto ad un valore di 1,03 nel 2014. Il Free Operating Cash Flow (FOCF) è positivo per 307 milioni di euro, in miglioramento di 242 milioni (+372,3%) rispetto ai 65 milioni positivi del 2014.
“I risultati conseguiti nel 2015 – si legge nella nota diffusa nella serata di ieri – rafforzano la solidità delle ipotesi alla base del Piano Industriale approvato a inizio 2015 e, insieme al budget-piano quinquennale 2016-2020, confermano le direttrici e gli obiettivi strategici del gruppo. In particolare, l’andamento atteso nell’esercizio 2016 evidenzia una ulteriore crescita della redditività, con un ROS che si attesta – come anticipato – intorno al 10%, sostenuto da un deciso miglioramento degli indicatori di produttività. Analogamente, si prevede un miglioramento nella capacità di generazione di cassa del gruppo, che permetterà di raggiungere con un anno di anticipo l’obiettivo di riduzione dell’Indebitamento previsto a fine 2017 nelle stime comunicate al mercato lo scorso anno”. Finmeccanica prevede per il 2016 ordini compresi tra 12,2 e 12,7 miliardi di euro, rispetto ai 12,4 miliardi registrati nel 2015, nonostante le riduzioni nel perimetro di business (tra cui si segnalano il completamento del trasferimento delle attività “passanti” sul B787 e la cessione dei business non core di DRS e della FATA. Ricavi in linea con il livello raggiunto nel 2015, tenendo conto delle riduzioni nel perimetro di business (tra cui si segnalano il completamento del trasferimento delle attività “passanti” sul B787 e la cessione dei business non core di DRS e della FATA), a conferma di un gruppo sempre più concentrato su business in grado di garantire livelli adeguati di redditività e generazione di cassa”. Inoltre è prevista una ulteriore crescita della redditività operativa, guidata principalmente dalla conferma del trend di progressivo miglioramento delle divisioni dell’Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza e dal consolidamento dei livelli registrati nel 2015 dall’Aeronautica, il tutto sostenuto dalla solida profittabilità degli Elicotteri e dall’ulteriore riduzione dei costi unitari. Un miglioramento della capacità di generazione di cassa, guidata dai precedenti fattori, accompagnati da una attenta gestione del capitale circolante e dalla maggiore selettività degli investimenti. Le stime per l’esercizio 2016 non includono gli effetti del contratto per la fornitura di 28 velivoli Eurofighter firmato il 5 aprile con il ministero della Difesa del Kuwait. L’aggiornamento di quest’ultime verrà comunicato il 5 maggio in sede di pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2016.