La Difesa degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato di aver firmato un Memorandum of Understanding con AgustaWestland per l’acquisto di sei convertiplani AW609 (tre sono opzioni) da utilizzare in operazioni di ricerca e soccorso. La notizia, che giunge a brevissimo tempo dal tragico incidente che ha coinvolto un prototipo del velivolo, il secondo, arriva dal Dubai Airshow, dove la divisione elicotteristica del gruppo Finmeccanica è presente con i suoi prodotti, tra cui gli elicotteri a controllo remoto SW-4 “Solo” Ruas/Oph (Rotorcraft Unmanned Aerial System/Optionally Piloted Helicopter) e SD-150 “Hero”.
“Questa macchina migliorerà le capacità di tutte le nostre Forze armate”. Ha dichiarato il generale Abdullah al-Hashimi, direttore esecutivo analisi strategiche della Difesa, spiegando che il contratto sarà firmato a breve. Le consegne dei primi tre esemplari al Joint Aviation Command, che avrà in linea il tiltrotor, cominceranno nel 2019. Con questa selezione gli UAE diventano cliente di lancio della macchina, che per questo requisito correva contro il Bell Boeing V-22, in configurazione SAR. “Abbiamo optato per l’AW609 – ha detto il responsabile della Difesa – perché ci permette di stare in aria più a lungo, di meglio soccorrere i feriti e, grazie alla combinazione ala fissa e rotante, ci garantisce maggiore flessibilità d’impiego”.
AgustaWestland sta lavorando a diversi miglioramenti da apportare al suo convertiplano, che nella versione prevista per gli UAE, avrà una velocità massima di 275 nodi ed un’autonomia di 750 miglia nautiche, anche se potrà beneficiare dei successivi miglioramenti previsti per il programma. AgustaWestland sta infatti lavorando a che il convertiplano possa incrementare il peso massimo al decollo, grazie a motori migliorati, modifiche al carrello e nuovi controlli di volo. Intanto, come spiegato a Dubai da Daniele Romiti, numero uno di AgustaWestland, “l’assemblaggio del terzo prototipo procede e l’impegno del gruppo sul programma è confermato”.
Dall’Airshow la società ha anche rilasciato alcuni dettagli – le indagini dell’ANSV sono ancora in corso – riguardo l’incidente del 30 ottobre scorso, costato la vita ai piloti sperimentatori Pietro Venanzi e Herb Moran, che scegliendo di tentare un atterraggio di emergenza su un campo, lontano dalle case sopra Santhià, hanno evitato altre vittime. I due erano impegnati in una serie di test ad alta velocità già effettuati in precedenza. L’AW609 precipitato (marche N609AG) aveva accumulato 767 ore di volo e superato i test di idoneità al volo il giorno stesso dell’accaduto.