Le ipotesi che ruotano attorno al disastro dell’Airbus 320 sono molteplici, sebbene ancora non vi sia ancora nulla di ufficiale.
Le scatole nere dell’aereo sono state ritrovate nella giornata di ieri, mentre si tenta di carpire più informazioni possibili dal rottame. La scatola contenente i dati di volo è fortemente danneggiata; quella che invece registra l’audio all’interno della cabina di pilotaggio, su cui si sta lavorando incessantemente, sembrerebbe dimostrare che al momento dell’incidente uno dei due piloti fosse all’esterno della cabina. Sempre secondo fonti non ufficiali, la scatola nera ha rivelato che il pilota rimasto fuori dalla cabina avrebbe tentato più volte di rientrare; prima bussando vigorosamente, poi tentando di sfondare la porta che però, dopo l’11 settembre, sono costruite per resistere agli assalti, dunque blindate e apribili solo dall’interno.
Sembrerebbe dunque farsi spazio l’ipotesi del malore del pilota (si spiegherebbe così perché non si senta la sua voce nelle registrazioni relative ai minuti precedenti allo schianto) o quella del suicidio, anche se risulta al momento piuttosto azzardata e non giustificabile.
Non si esclude nemmeno la pista terroristica, ma al momento anche questa ipotesi non è supportata da alcun elemento.
Probabilmente nelle prossime 48 potrà venir fuori qualche dettaglio in grado di far luce sulle cause del disastro Germanwings. Al momento, nessuna ipotesi può essere esclusa.
Intanto è iniziato il recupero dei primi corpi, a cui stanno partecipando militari, pompieri, protezione civile e volontari.