“Siamo impegnati con un ruolo di primo piano su molti fronti, nel Mediterraneo ad esempio, con Eunavfor Med-Sophia, abbiamo la leadership in Kosovo, garantiamo la difesa aerea nel Sud della Turchia, Mare Sicuro è in atto da tempo per il controllo delle vie di comunicazione e abbiamo aerei schierati in Islanda. Una molteplicità di impegni che qualificano particolarmente l’impegno italiano”. Ha detto il capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, a proposito dell’impiego di assetti italiani nelle operazioni Nato. In particolare, all’operazione di Interim Air Policing sui cieli islandesi, che ha come obiettivo di preservare l’integrità dello spazio aereo della Nato, rafforzando l’attività di sorveglianza dei cieli dell’Islanda, che non possiede capacità autonome per la difesa aerea, l’Italia partecipa con i suoi caccia Eurofighter. Gli assetti italiani assicureranno il servizio di sorveglianza dello spazio aereo e condurranno attività addestrativa congiunta con il personale della Icelandic Coast Guard. “Nell’ambito delle Insurance Mission della Nato, l’Italia partecipa attivamente”. Ci spiega il capo di SMD. “Abbiamo il dispiegamento in Islanda, tra poco una nostra unità di fanteria leggera si unirà al Battle Group multinazionale, in Lettonia, ed è prevista nell’anno un’altra attività di Air Policing in Bulgaria. Questo si somma alla nostra visione per il fronte Sud (l’hub per il Sud, ndr), ovvero un impegno di capacity building su questa parte del Mediterraneo. Credo che in Nato esista effettivamente l’esigenza di garantire a 360°. Noi ci assumiamo delle responsabilità in tal senso, contribuendo alla sicurezza da tutti i tipi di minaccia, deterrenza e dissuasione. Pertanto vogliamo che ci sia condivisione da parte dei partner rispetto alle nostre percezioni di sicurezza, divenute fondamentali. Il terrorismo internazionale, la migrazione incontrollata, il crollo degli Stati, quello che sta avvenendo in Iraq e in Siria – ha concluso il generale Graziano -, sta segnando la storia e l’Italia sta contribuendo in modo significativo a risolvere queste questioni”. Intanto a fine marzo, il comandante del Joint Force Command di Brunssum, generale Salvatore Farina, ha visitato la Task Force Air–Northern Ice, rischierata sull’aeroporto di Keflavik. Il comandante della Task Force Air (TFA), colonnello Emanuele Spigolon, ha illustrato al comandante del JFCBS il compito di ogni singola articolazione, infrastruttura logistica ed operativa, dove il personale della Task Force Air è chiamato ad operare. A maggio invece Londra invierà quattro dei suoi Eurofighter in Romania, nell’ambito della missione Nato Southern Air Policing, a protezione della zona del Mar Nero. In quelle acque è stata effettuata inoltre un’esercitazione, la Poseidon 2017, per testare le forze che parteciperanno alla forza di risposta rapida della Nato nel 2018.