, In Evidenza, Slider

A seguito di una gara indetta dall’Agenzia spaziale europea, Avio è stata selezionata per guidare lo sviluppo dei nuovi motori a propellente solido in fibra di carbonio per il nuovo vettore spaziale europeo Ariane 6, successore di Ariane 5. La scelta di Avio da parte di Esa conferma il valore competitivo e tecnico nell’ideazione e nella produzione dei nuovi motori in fibra di carbonio la cui tecnologia ha già dato eccellenti risultati con il successo dei lanci del vettore spaziale Vega di cui la società controllata ELV (70% Avio e 30% Asi) è capocommessa. I primi tre stadi del vettore Vega sono realizzati a  Colleferro, utilizzando la tecnica dell’avvolgimento della fibra di carbonio su uno strato di protezione termica di brevetto Avio. In particolare, il primo stadio di Vega da 88 tonnellate di propellente è il motore monolitico in fibra di carbonio più grande al mondo. Questi motori, progettati per resistere a elevate sollecitazioni, (forniscono una spinta al decollo pari a 265 tonnellate, con una pressione interna massima dell’ordine di 90 bar.) , hanno completato con estrema precisione le missioni assegnate nei voli già effettuati. Una parte essenziale del nuovo lanciatore europeo Ariane 6, il Composito Inferiore, è costituita da quattro propulsori a solido uguali, progettati con questa stessa tecnologia ma con prestazioni ancora più elevate (145 tonnellate di propellente ed una spinta pari a 470 tonnellate). “Abbiamo sempre creduto nella tecnologia dei materiali compositi applicata ai vettori spaziali i cui vantaggi in termini di riduzione di peso e costi sono innegabili”. Ha dichiarato l’amministratore delegato di Avio, Pier Giuliano Lasagni. “Per questa ragione non ci siamo limitati alla progettazione e costruzione, ma abbiamo brevettato una resina per realizzare i tessuti in fibra di carbonio pre-impregnata necessari alla realizzazione di tali motori. Questa tecnologia è per noi punto di forza per l’evoluzione di Vega e per il futuro Ariane 6. Siamo orgogliosi di questo riconoscimento da parte dell’Agenzia spaziale europea, ennesima conferma dell’alto livello tecnologico raggiunto e delle elevate competenze dei nostri team. Auspichiamo che quanto fatto fino ad ora e i successi che hanno portato Avio ad avere un ruolo centrale nell’industria aerospaziale internazionale possano trovare riscontro nell’adesione dell’Italia alla seconda fase del programma di sviluppo e qualifica di Ariane 6, in occasione della conferenza per lo spazio dei ministri dei Paesi membri dell’Esa che si terrà a novembre di quest’anno”.