L’International civil aviation organization (Icao) ha confermato l’Italia tra le nazioni leader dell’aviazione civile mondiale. A Montreal è, infatti, in corso la 39esima assemblea generale dell’agenzia delle Nazioni unite che riunisce tutte le autorità per l’aviazione civile dei 191 Stai membri. I delegati hanno votato i membri del Consiglio esecutivo e il nostro Paese ha ottenuto 166 preferenze su 170 votanti, davanti a Germania, Regno Unito e Giappone e dietro solamente al Brasile (167 voti), riuscendo ad aumentare di 16 voti i consensi rispetto alla precedente assemblea del 2013. L’Italia è così il primo Paese tra quelli europei, confermandosi in prima fascia sulle tre in cui sono suddivisi i Paesi membri del Coniglio, organo esecutivo dell’Icao deputato a definire le linee politiche dell’organizzazione. “L’elezione in prima fascia è una riconferma dell’autorevolezza, nel settore aereo internazionale, dell’Italia e del lavoro svolto dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile), dal ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dalla delegazione italiana che rappresenta permanentemente il nostro Paese presso Montreal, sede dell’Icao”, si legge in una nota rilasciata dall’Enac. Proprio il direttore generale dell’Ente Alessio Quaranta, infatti, guida la delegazione italiana per l’assemblea generale che si è aperta il 27 settembre e che si chiuderà il 7 ottobre. Lo stesso Quaranta è stato eletto presidente della Commissione legale dell’Icao, carica ricoperta per la prima volta da un italiano. Ulteriore riconoscimento per l’Italia che già durante la prima giornata dei lavori è stata premiata dal presidente del Consiglio dell’Icao, Olumuyiwa Benard Aliu, con un attestato per l’operato svolto nel corso degli ultimi anni e per gli elevati standard raggiunti in termini di sicurezza del volo e del trasporto aereo.
Oltre agli argomenti che storicamente sono nella mission dell’Icao (security, safety, sviluppo tecnologico, competitività), resta grande l’attesa per le conclusione del dibattito relative alla sostenibilità ambientale. L’obiettivo è il raggiungimento di un livello di neutralità dal 2020 nelle emissioni di anidride carbonica, cioè di “crescita zero dell’inquinamento derivato dal trasporto aereo”, spiega l’Enac.