Il colonnello Puri nuova autorità per il PRS Galileo

Di Stefano Pioppi

Paolo Puri è la nuova Autorità nazionale responsabile per il Public Regulated Service (PRS) del Programma Galileo. Il colonnello dell’Aeronautica militare, Consigliere militare aggiunto del Presidente del Consiglio con funzioni vicarie, eserciterà le competenze relative al Programma europeo Galileo. La competenza per il PRS si sposta così dall’Ufficio del consigliere diplomatico all’Ufficio del consigliere militare, entrambi alle dipendenze di Palazzo Chigi.

Galileo è un programma avviato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) e dall’Unione europea nel 2003, al fine di sviluppare un sistema di navigazione e localizzazione alternativo allo statunitense GPS. Il sistema satellitare è ideato per usi civili, con una precisione nel rilevamento e nel posizionamento inferiore ai 10 centimetri. Essendo destinato ad usi esclusivamente civili, Galileo non è soggetto alle limitazioni o interruzioni tipiche dei sistemi, come il GPS, che hanno anche scopi militari. Il lancio dei satelliti della complessa costellazione di Galileo è iniziato a ottobre 2011, con la partenza, dalla base di Kourou (Guyana Francese) della prima coppia di satelliti. Il 24 maggio scorso è avvenuto il lancio dei satelliti 13 e 14 a bordo di un razzo Soyuz. A pieno regime, Galileo disporrà di 30 satelliti, di cui 27 operativi e 3 di riserva, orbitanti su tre differenti piani inclinati a circa 23.000 km di quota in orbita media intorno al Pianeta.

Il PRS rappresenta una componente centrale del programma. Offre un servizio di posizionamento ad alta precisione per applicazione sensibili come servizi e infrastrutture strategiche che hanno esigenze di continuità e sicurezza molto elevate. Si rivolge in particolare al controllo del traffico aereo e alla gestione automatizzata di treni e navi, fornendo un segnale criptato decifrabile da utenti autorizzati dai governi nazionali competenti.

Dal 2013 Italia, Francia, Belgio e Regno Unito hanno testato l’acquisizione indipendente del segnale collaborando con l’Esa. L’Italia è stata il primo Paese a convalidare il servizio in versione fissa e mobile con un proprio ricevitore sviluppato dalla Divisione sistemi avionici dell’ormai Leonardo-Finmeccanica. Di conseguenza, come previsto dalla legislazione europea, il governo ha dovuto individuare un’autorità responsabile per il Programma.

Il ruolo del nostro Paese nell’intero sistema Galileo è considerevole, sia per il coinvolgimento dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) che per quello dell’industria. Leonardo-Finmeccanica con Selex Es ha realizzato i sensori di assetto IRES-N2 per i satelliti e i PHM, orologi atomici all’idrogeno che hanno un errore di un secondo ogni tre milioni di anni. Thales Alenia Space (joint venture tra Thales 67% e Leonardo-Finmeccanica 33%) è partner dell’intero Programma, supportando progettazione, integrazione e validazione di tutto sistema di navigazione satellitare. Telespazio (joint venture tra Leonardo-Finmeccanica 67% e Thales 33%) partecipa con il Centro spaziale del Fucino, uno dei due centri deputati alla gestione della costellazione. Con la joint venture Spaceopal (50% Telespazio, 50% DLR, agenzia spaziale tedesca) è responsabile delle operazioni e della logistica complessiva del Programma, rappresentando il vero centro di coordinamento dello stesso.

Il colonnello Puri, già capo area per le attività strategiche e infrastrutture critiche presso la Presidenza del Consiglio, andrà dunque a rivestire una carica importante per il nostro Paese e per tutta l’Europa. Le governance spaziale europea è, infatti, da più di un decennio alla ricerca di una maggiore autonomia nello spazio, sia per le capacità di accesso, sia per i sistemi di navigazione satellitare.

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