Il direttore generale dell'Esa Woerner in visita a Roma

Di Airpress online

Creare un Moon Village, una base internazionale sulla Luna: è il sogno di Johann-Dietrich Worner, direttore generale dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Ospite alla conferenza #Space 4.0. Enhancing Europe’s Competitiveness, organizzata a Roma presso la facoltà di Ingegneria della Sapienza lo scorso venerdì.
Worner, per la prima volta in Italia, ha spiegato che dopo il successo della Stazione spaziale internazionale (Iss) e prima di riuscire a superare gli ostacoli per andare su Marte, è il momento per creare una base lunare. “Per ora è solo un sogno, non abbiamo tempi e modalità definite ma è un sogno in cui crediamo e che può essere molto concreto”.
Il progetto della Iss è ormai stato completato da tempo e potrebbe essere abbandonato dopo il 2024 è quindi il momento di pianificare i prossimi progetti spaziali. La Luna non sarebbe un primo passo per poi andare su Marte, o un ripiego, “un Moon Village sarebbe un’opportunità per tutti. E’ vicina e abbiamo molte tecnologie già pronte, sarebbe non tanto una miniera da sfruttare ma piuttosto un grande laboratorio per sviluppare nuove tecnologie, dove ad esempio installare grandi telescopi”.
Alla conferenza è intervenuto anche il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston secondo il quale è necessario che l’Italia abbia un ruolo sempre maggiore all’interno dello spazio europeo e ottenere, in particolare, rappresentanti italiani alla guida dei settori dei lanciatori e dei programmi di osservazione della Terra dell’Agenzia spaziale europea: ”nei nostri incontri abbiamo parlato di tutti i piani spaziali dell’Italia all’interno della cooperazione con ESA che saranno al centro dell’incontro, previsto a fine anno, tra i responsabili del settore spaziale delle nazioni partecipanti” ha spiegato Roberto Battiston. Al centro dell’incontro il ruolo dell’Italia all’interno di ESA, la missione ExoMars 2018, il futuro della Stazione spaziale internazionale (Iss) e il programma dei lanciatori. Attenzione è stata posta anche al tema della selezione in corso per la nomina dei nuovi vertici nei direttorati Esa dell’Osservazione della Terra e quello dei Lanciatori. “Auspico – ha aggiunto Battiston – che italiani possano ricoprirne il ruolo”.
“Credo – ha detto ancora Battiston – che l’Europa avrebbe tutta la capacità di attrarre l’interesse di grandi paesi come la Cina, l’India o i Paesi Arabi in questa sfida”. L’Esa, ha proseguito, “ha tutte le capacità e l’Italia ritiene che la sfida di Marte vada perseguita e rappresenti quel salto tecnologico e verso il progresso che ha rappresentato la conquista della Luna da parte dell’uomo”. E “su Marte -ha chiuso Battiston- ci si va tutti insieme”.
Battiston era presente anche all’incontro che il dg dell’Esa ha avuto in mattinata con il ministro della ricerca Stefania Giannini. “Ci siamo confrontati a lungo sulla posizione italiana all’interno dell’Esa. Siamo infatti i terzi contributori dell’Agenzia spaziale europea”. E’ quanto riporta una nota del ministro dell’istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini. “Ci siamo poi soffermati sui prossimi programmi spaziali e sulle prossime attività dell’ESA”. L’incontro con il ministro italiano è avvenuto nell’ambito del giro di capitali europee che Woerner sta visitando, per avviare la preparazione della prossima ministeriale dell’ESA prevista per dicembre.
In giornata il direttore generale dell’Esa ha incontrato anche Guglielmo Epifani, Presidente della X Commissione (Attività Produttive e Commercio) della Camera.

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