Il Dipartimento della Difesa americano ha annunciato due iniziative coordinate insieme all’industria per ridurre i costi di produzione e manutenzione dell’F-35. La prima iniziativa è un’estensione di due anni del programma “Blueprint for Affordability for Production,” annunciato nel 2014, e la seconda è la creazione di un concept simile per ridurre i costi operativi e di manutenzione del sistema d’arma. Le iniziative sono modulate sul modello Better Buying Power del Governo Usa, volto a incoraggiare le aziende della difesa e i responsabili dei programmi di acquisizione nel Governo degli Stati Uniti a definire modalità nuove e innovative per ridurre il costo di beni e servizi.
La Blueprint for Affordability per il programma di produzione dell’F-35 rappresenta un impegno condiviso tra governo e industria nell’abbassare i costi flyaway unitari ricorrenti, incentivando iniziative per la riduzione dei costi di produzione, con l’obiettivo di raggiungere un costo di 85 milioni di dollari (al valore corrente) per velivolo entro il 2019. La Blueprint for Affordability sta utilizzando un capitale di investimento iniziale di 170 milioni di dollari fornito da Lockheed Martin, Northrop Grumman e BAE Systems, per gli anni fiscali dal 2014 al 2016. Alla fine di aprile il team aveva stanziato 146 milioni dei 170 previsti per 193 progetti approvati e altri 75 ancora in via di definizione. Quelli approvati prevedono un risparmio di 1,15 milioni per velivolo nella fase di produzione LRIP 9 e di 1,7 per i velivoli della LRIP 10, “con un risparmio di 227 milioni, e un risparmio sull’intero ciclo di vita superiore ai 4 miliardi per le restanti fasi di produzione dell’aereo”. Fa sapere il prime contractor del programma. Nei prossimi due anni l’industria investirà i 24 milioni rimanenti del programma originale e aggiungerà fino a 170 milioni per proseguire con iniziative di riduzione costi.
La seconda iniziativa prende le mosse da questa prima fase di riduzione costi. In quella che è stata denominata Sustainment Cost Reduction Initiative le tre aziende investiranno fino a 250 milioni puntando agli anni fiscali 2018–2022 per ridurre i costi di manutenzione del 10%. L’iniziativa prevede risparmi per almeno 1 miliardo nei cinque anni. “L’investimento aggiuntivo di due anni da parte dell’industria per ridurre ulteriormente i costi di produzione ci aiuterà ad arrivare al Block Buy previsto. L’iniziativa legata alla manutenzione è anch’essa un acceleratore che ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo di una riduzione globale del 30% nei costi operativi e di supporto”. Ha dichiarato Frank Kendall, sottosegretario per le Acquisizioni, la Tecnologia e la Logistica.