Il mercato richiederà oltre 3.000 turboelica nei prossimi 20 anni

Di Michela Della Maggesa

Una domanda per 3.020 velivoli turboprop nei prossimi 20 anni. Questo il dato che emerge dalle stime del costruttore italo-francese ATR appena pubblicate. Dal 2010 i turboelica hanno rappresentato circa il 50% delle vendite totali di velivoli regionali sotto i 90 posti e le previsioni ottimistiche derivano, secondo il consorzio partecipato da Leonardo e Airbus Group, dall’attesa crescita del traffico regionale sia sui mercati tradizionali e sia da quelli emergenti. Da qua al 2037, circa l’80% dell’intera domanda (2.390 aeromobili) è prevista essere rappresentata dal segmento 61-80 posti, servita dall’ATR 72. Il rimanente 20%, ovvero 630 aeromobili, sarà dato dal segmento 40-60 posti, dove opera l’ATR 42. Unico nuovo aereo attualmente disponibile sul mercato.

Ad avere maggiori necessità di nuovi aerei regionali, Asia (43%), Europa, Africa e Medio Oriente (31%), seguito dalle Americhe (26%). Al di là del traffico passeggeri, ATR stima che l’aumento del traffico merci genererà, nel prossimo ventennio, consegne potenziali per 460 turboprop in versione merci. Questi includeranno aeromobili convertiti e tutto merci come l’ATR 72-600F.

Stando ai dati precedenti, 100 nuove rotte annuali di media nel periodo 2012-2017, il mercato dei  turboelica potrebbe dover rispondere alla creazione di 2.770 nuove rotte sui prossimi 20 anni, con un rateo di crescita annuale stimato del 4,5%. “La nostra capacità di innovare – fa sapere ATR –  per rispondere alle esigenze di mercato sarà essenziale per rispondere a questa domanda”. Oltre al recente lancio della variante freighter dell’ATR 42-600, il costruttore sta anche valutando di aumentare le prestazioni del velivoli in decollo e atterraggio. Capacità aumentate anche grazie al sistema ClearVision, attualmente in fase di certificazione, che accresce visibilità e awareness del pilota, e ai servizi di supporto al cliente, che aumentano i processi di digitalizzazione. Ad oggi, con oltre 1.100 aerei operativi, i ricavi generati dai servizi rappresentano circa il 20% del turnover.