Ampliamento delle infrastrutture, miglioramento dei servizi e un nuovo sistema di smistamento bagagli. Sono solo alcune delle novità in arrivo per l’aeroporto “Marcello Arlotta” di Taranto-Grottaglie, fresco di presentazione del nuovo Piano di sviluppo che guarda anche alle prospettive “spaziali”. L’obiettivo, tra prospettive industriali e sperimentazione di droni, è uno scalo moderno, efficiente e sostenibile, che contribuisca così allo sviluppo della Regione Puglia e dell’intero sistema-Paese.
LA PRESENTAZIONE
Non a caso, il Piano di interventi al 2030 è stato presentato nel corso di una lunga conferenza stampa oggi, sabato 3 agosto. Sono intervenuti il vice presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, nel corso di un incontro al quale sono intervenuti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Cosimo Borraccino, il presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti e i sindaci di Taranto, Rinaldo Melucci, Monteiasi, Cosimo Ciura, Carosino, Arcangelo Sapio, e Statte, Francesco Andrioli.
LA PAROLE DI EMILIANO
“C’è un bellissimo progetto che oggi Aeroporti di Puglia sta presentando per rendere più attrattiva possibile l’aerostazione di Taranto-Grottaglie”, ha detto Emiliano. Per questo, “stiamo attivando tutte le relazioni possibili con le compagnie aeree su questo aeroporto: non è semplice perché le previsioni di traffico da Taranto non sono ancora sufficienti per gestire un aeroporto di questa importanza, rimane quindi fondamentale la necessità di far riprendere il ciclo economico della città”. D’altra parte, ha aggiunto, “Taranto è la seconda città della Puglia, se questa città riparte avrà anche traffico aereo sufficiente a gestire e a rendere economica la gestione di voli per qualunque destinazione del mondo. Insomma, non si può lavorare su un aeroporto e basta, si deve lavorare sull’intera provincia”. Difatti, “il destino di Taranto è essere al servizio di una Puglia che trainerà tutto il Mezzogiorno. Io a questa cosa credo e il potenziamento dell’aeroporto è in funzione di questa visione”.
LE POTENZIALITÀ
“Una fare storica nuova per l’aeroporto Marcello Arlotta di Grottaglie”. Così l’assessore Borraccino ha spiegato gli obiettivi del nuovo Piano di sviluppo per lo scalo tarantino. Il sito, ha aggiunto, è “già parte integrante del programma internazionale per la produzione in loco delle fusoliere del Boeing 787, possiede anche tutti i requisiti per diventare definitivamente la piattaforma integrata per la sperimentazione degli aeromobili a pilotaggio remoto”.
Si aggiungeranno poi delle novità: “il riassetto funzionale dell’aeroporto includerà anche i voli di linea, che andranno ad aggiungersi alle attività dell’industria aeronautica che a sua volta, alla luce del rilancio delle attività portuali di Taranto, assicurate dalla concessione del terminal container alla grande società turca Ylport, potrà contare sulla crescita quali-quantitativa dei servizi di cargo-logistica”.
IL PROGETTO
E infatti, il Piano di sviluppo al 2030 punta a fare di Grottaglie “un aeroporto più grande, più innovativo, ma al tempo stesso ricco di riferimenti alla tradizione della nostra terra e ancora più rispettoso dell’ambiente”, ha spiegato il vice presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile. La società di gestione “ha sempre dedicato grande impegno allo sviluppo complessivo della rete aeroportuale regionale, nella quale Taranto Grottaglie assume un ruolo strategico”. In particolare, ha rimarcato Vasile, “l’interesse concreto riscontrato anche per il progetto di riqualificazione dell’aerostazione passeggeri, che rientra in un più ampio programma di opere sulle infrastrutture dello scalo, dimostra come, anche grazie al prezioso e costante supporto della Regione Puglia e dell’Enac, nessun traguardo possa essere precluso e si possano centrare obiettivi che consentano lo sviluppo di una struttura così importante per la nostra comunità e per il nostro Paese”.
DAL CIELO ALLO SPAZIO
Approvato dall’Enac, il Piano di sviluppo definisce infatti tutti gli interventi fino al 2030, in coerenza con il Piano nazionale degli aeroporti che identifica lo scalo come “Aeroporto di interesse nazionale”. A ciò si aggiungono le disposizioni del direttore generale dell’Enac, che ha qualificato Taranto-Grottaglie “come idoneo a svolgere, oltre alle attività di traffico commerciale passeggeri, anche quelle connesse alla definizione di “piattaforma logistica per le attività di sviluppo, ricerca e sperimentazione di prodotti aeronautici”. Da ultimo, è arrivato l’atto di indirizzo del ministero delle Infrastrutture e trasporti, il quale ha individuato Taranto-Grottaglie quale spazioporto nazionale per le esigenze dei voli commerciali suborbitali.
GLI INTERVENTI
Ma prima di puntare ai voli suborbitali, il Piano passa per una serie di interventi a terra. Per la parte specifica riferita all’aerostazione passeggeri, gli interventi prevedono una riqualifica funzionale e richiamano le richieste dell’Enac in ordine all’adeguamento sismico e al contenimento dei consumi, attraverso interventi di efficientamento e risparmio energetico (compreso un impianto fotovoltaico). Sotto il profilo architettonico, facciate continue in vetro andranno a sostituire le chiusure perimetrali in muratura e gli infissi, “così da recuperare l’unitarietà compositiva dell’edificio”. Si migliorerà la connettività tra i diversi livelli del terminal, mentre un richiamo alla tradizione locale della ceramica di Grottaglie verrà realizzato con l’inserimento di motivi decorativi di allestimento che rispecchieranno la tipica cromaticità di questa arte. È previsto inoltre un incremento delle attuali superfici del 20% al piano terra (dagli attuali 2.400 mq a 2.900 mq ) e del 45% al primo piano (dagli attuali 960 mq a 1.400 mq). Verrà realizzato anche un nuovo impianto di smistamento bagagli (BHS), sia per la zona “Arrivi” che per quella “Partenze”.
LE RISORSE
L’intervento verrà realizzato con il finanziamento messo a disposizione della Regione Puglia e derivante dalle economie della Delibera CIPE n. 62/2011, per 5 milioni di euro. Con il finanziamento regionale di 2 milioni di euro a valere sulle risorse di cui alla DGR 444/2018 (royalties idrocarburi), verranno invece realizzati gli impianti speciali a servizio dell’aerostazione passeggeri, quali il BHS, il Metal Detector per il controllo passeggeri e gli apparati radiogeni. Quanto alle opere infrastrutturali, si è già conclusa la riqualificazione dell’hangar adiacente allo stabilimento della società Leonardo, per un importo pari a 5 milioni di euro. A settembre, invece partiranno i lavori del piazzale sosta aeromobili, consistenti nella riqualificazione di quello esistente e in un suo ampliamento. I lavori, il cui ammontare è di circa 7 milioni di euro, riguardano anche il primo tronco della via di rullaggio con funzione di collegamento tra il piazzale e la pista di volo.