Il Pentagono e Boeing verso XS-1, il drone lancia-satelliti

Di Francesco Pesce

La Darpa, l’Agenzia del Pentagono che svolge attività avanzata di ricerca nel settore della difesa, ha annunciato giovedì al Congresso americano di aver stipulato un contratto di 6,6 milioni di dollari con la compagnia Boeing per continuare i lavori sullo spazioplano sperimentale Xs-1.
Il programma in questione sta sviluppando un particolare tipo di spazioplano, ovvero un velivolo progettato per volare oltre il confine tra l’atmosfera terrestre e lo spazio. L’obiettivo è avere uno strumento che sia privo di pilota, e utilizzabile più di una volta. Il velivolo dovrà avere costi contenuti e garantire un alto livello di operatività e affidabilità. Sarà impiegato per il lancio nell’orbita terrestre bassa di satelliti di peso compreso tra le 3mila e le 5mila libbre (1,3 e 2,2 tonnellate). Secondo il progetto, il modello Xs-1 sarà strutturato in più sezioni. La prima, riutilizzabile, servirà per il volo a velocità supersonica a un’altitudine suborbitale. Successivamente, una o più sezioni superiori si distaccheranno, lanciando satelliti nell’orbita terrestre bassa. Le sezioni superiori saranno distrutte nell’operazione mentre la prima, riutilizzabile, farà ritorno sulla superficie terrestre, dove sarà allestita per il volo successivo.
La Darpa ha scelto nel 2014 la Boeing e il suo partner, Blue origin, per iniziare a progettare il XS-1. Altre due squadre sono state scelte: la Northrop Grumman insieme a Virgin Galactic, e la Masten Space Systems insieme a Xcor.
Infine, secondo l’annuncio, la Darpa ha in mente di pubblicare l’anno prossimo un nuovo bando per aggiudicare la fase 2, ovvero la costruzione del veicolo e lo svolgimento dei primi voli dimostrativi.